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Arnas Garibaldi di Catania riceve un prestigioso riconoscimento europeo

Progetto innovativo sulla Neurochirurgia, ottiene un finanziamento da 835.000 euro

Di Redazione |

L’Unità operativa complessa di Neurochirurgia dell’Arnas Garibaldi, diretta dal Prof. Giovanni Nicoletti, riesce ad aggiudicarsi uno dei più prestigiosi riconoscimenti in ambito europeo.

A seguito di un intenso lavoro di preparazione, grazie a un perfetto gioco di squadra che ha visto in prima linea la direzione strategica e i referenti scientifici del Progetto, l’azienda ospedaliera di Piazza Santa Maria di Gesù, la cui responsabilità della direzione generale è stata affidata da qualche giorno al dott. Giuseppe Giammanco, è riuscita nel difficile obiettivo di ottenere un importante e cospicuo finanziamento europeo, diretto al raggiungimento di delicati obiettivi di carattere medico-scientifico, destinato ad Istituti con che dimostrano capacità di Ricerca innovativa e Orizon scanning.

Il Progetto dell’Arnas Garibaldi, dopo un attento esame di valutazione, ha superato i difficili ostacoli previsti dalle linee guida comunitarie ed è stato giudicato “Excellent” dalla commissione del Ministero della Salute, risultando meritevole del finanziamento di € 835.000,00, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione: M6/componente: C2 Investimento: 2.1 Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN).

“Non era affatto facile – afferma il manager – inserirsi in un contesto così ampio e competitivo in aree sovente riservate al mondo accademico: le professionalità dell’Arnas sono riuscite nell’obiettivo di affiancare ai classici compiti assistenziali l’efficace promozione di una mission scientifica e di ricerca”.

Il Progetto in questione, denominato “The effects of endoscopic third ventriculostomy versus ventriculoperitoneal shunt on neuropsychological performance and motor functions in Normal pressure hydrocephalus: a multicentric study”, si basa su un protocollo di studio ideato per una patologia quale l’Idrocefalo Normoteso, malattia ad alto impatto sociale ed economico, che se correttamente diagnostica e trattata comporta significativi benefici per i pazienti.

Il termine Idrocefalo significa letteralmente “acqua nella testa” ed è un aumento esagerato e patologico della quantità di liquor nello spazio sub aracnoideo o nei ventricoli cerebrali, espressione dell’ipertensione endocranica. In genere si forma quando la quantità di liquido cefalorachidiano prodotta supera di gran lunga quella riassorbita, anche se a volte l’accumulo patologico del liquor è il risultato di anomalie del proprio assorbimento.In condizioni fisiologiche il liquor scorre nei ventricoli cerebrali, permea il cervello e la colonna vertebrale, così l’idrocefalo si forma quando la pressione esercitata dal liquido cerebrospinale aumenta esageratamente: in queste circostanze, il paziente corre il rischio di subire danni cerebrali anche gravi. Di conseguenza, quando il liquor in eccesso si riversa nello spazio meningeo, il volume del cranio tende ad aumentare.

Nonostante possa colpire chiunque, l’idrocefalo si manifesta più frequentemente in età pediatrica, cioè in condizione patologica primitiva e si stima che l’incidenza dell’idrocefalo congenito sia di tre bambini ogni mille nati sani.

“Nel dettaglio – spiega il Prof. Nicoletti – verranno confrontate le due tecniche di trattamento neurochirurgico attraverso un preliminare e complesso iter diagnostico: il trattamento neurochirurgico, innanzitutto; nonché il follow-up multidisciplinare, funzionale, neurologico, neuropsicologico e neuroradiologico. Possiamo con tranquillità affermare di trovarci dinanzi a una vera e propria novità per il nostro territorio”.

Il gruppo di lavoro integrato dalle aree amministrative dell’Arnas Garibaldi, che fanno capo al direttore amministrativo aziendale, il dott. Giovanni Annino, ha già predisposto tutte le azioni necessarie per arrivare preparati ai nastri partenza e permettere al Progetto di avviarsi nella giusta direzione, tra le quali l’acquisto di strumenti e l’assunzione di giovani ricercatori.

Ovviamente la struttura di Neurochirurgia e il Prof. Giovanni Nicoletti, che coordinerà tutte le attività relative, sono già al lavoro per raccogliere i primi vantaggi medico-scientifici del suddetto Progetto europeo, la cui struttura organizzativa è di altissimo livello e vede Francesca Graziano, neurochirurgo della stessa azienda ospedaliera, quale “Principal Investigator”, in considerazione del fondamentale ruolo che ha ricoperto nella fase preliminare nonché per suoi elevati indici bibliometrici. L’importante ruolo di CO-PI è stato invece affidato al dott. Gianluca Scalia.

Inoltre il team multisciplinare, che opererà secondo gli indirizzi del coordinatore, contempla la presenza di importanti professionisti dell’Arnas Garibaldi, dell’Azienda Sanitaria Provinciale e dell’AO Cannizzaro di Catania: della prima azienda fanno parte Gianluca Galvano, Direttore FF dell’UOC Radiologia e Diagnostica per Immagini del Garibaldi Centro, Giacomo Trombatore, Dirigente Medico della stessa unità operativa, Mariangela Panebianco, Dirigente Medico dell’UOC Neurologia, diretta dal Dott. Luigi Sicurella; della seconda Grazia Razza, Dirigente Psicologo Dipartimento di Salute Mentale; mentre della terza Nicola Alberio, Dirigente Medico UOC Neurochirurgia, diretta dal Dott. Salvatore Cicero.

“Questo Progetto dimostra ancora una volta – conclude il direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giuseppe Giammanco – come il concetto di fare squadra, mettendo insieme aziende diverse e professionisti di alto livello, assuma un’importanza straordinaria per aprire quelle porte che possono aiutarci a crescere professionalmente e scientificamente. La nostra è una sanità che ha grandi potenzialità nonché tutte le qualità per stare in un contesto moderno ed europeo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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