“In generale non ci sono tanti maschi che ragionano sulle dinamiche che li accomuna, è un libro che fotografa questa incapacità – racconta il fumettista –. Dopo il libro non è cambiato nulla, io e mio padre non ci parliamo”.Quando muori resta a me è un’esperienza introspettiva che, attraverso il viaggio con il padre verso il paesino tra le Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna, esplora la difficoltà del dialogo intra-genere, gli effetti del divorzio e le storie di antenati paterni che oggi si ripercuotono sul presente.
“Questo libro è un aggiornamento di quella profezia dell’armadillo di Strappare lungo i bordi, è servito per mettere sul piatto della bilancia quel cambiamento” ha affermato Michele Rech, che si sofferma poi sul tema dei rancori generazionali e in che modo questi influenzino la società odierna: “Cercare dei capri espiatori per giustificare la propria frustrazione è un dato storico e avviene in linea orizzontale, oggi mi sembra che sia diventato più facile incolpare il ragazzo arrivato con il barcone una settimana prima, piuttosto che il trisavolo di famiglia”.Zerocalcare nel suo ultimo libro, pubblicato lo scorso 7 Maggio e presentato a distanza di un mese esatto all’Etnacomics 2024, ci parla su più piani narrativi e la difficoltà di comunicazione che ne consegue: “È cambiato il pubblico in generale, non solo il mio, credo da dopo il Covid. È diventato più complicato ragionare in maniera complessa, – prosegue – ma credo che seminare la complessità ci porterà a qualcosa di buono o probabilmente morirò frustrato”.
In questo ultimo lavoro, Michele Rech ha fatto cadere le maschere e all’Etnacomics 2024 omaggia il protagonista del manifesto di quest’anno, Luigi Pirandello.