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Alessandro Borghi a Etna Comics: dagli esordi al successo internazionale

Di Laura Agata Cariotti |

Ennesimo ospite illustre dell’area Movie dell’Etnacomics: Alessandro Borghi. Durante la conferenza l’attore ha raccontato la sua crescita personale e professionale soffermandosi su alcune interpretazioni che l’hanno segnato particolarmente.

“Ho iniziato a fare l’attore per caso. Mi sono detto: se entro 30 anni non riuscirò a far parte del cinema come piace a me, lascio e faccio altro”. Da lì a poco i suoi dubbi sono stati sciolti con l’occasione di interpretare Aurelio in Suburra, serie tv che ha dato inizio al suo successo.Aurelio è un personaggio all’apparenza duro, ma dolce nei confronti delle persone a lui vicine. Per interpretarlo al meglio Borghi non si è fermato alla parte tecnica, ma ha cercato di immedesimarsi in maniera profonda al boss criminale, enfatizzando questa dualità che lo contraddistingue.

Aurelio non è stata l’unica sfida nella carriera di Borghi. Appena due anni dopo, nel 2017, Alessandro ha dato prova della sua determinazione interpretando Chicano nel film “Fortunata” di Sergio Castellitto, vincitore di 3 nastri d’argento. Pur trattandosi di un ruolo da non protagonista, è riuscito a dare prova della sua grande capacità interpretativa, rappresentando un personaggio decisamente fuori dalle righe.

Uno dei ruoli più complessi e toccanti è stato sicuramente quello di Stefano Cucchi nel film Sulla mia pelle. “Avevo paura di fare un film politico, quando invece volevo solo raccontare la storia di un essere umano ingiustamente etichettato in quanto tossicodipendente”. Tuttavia, le sue preoccupazioni sono svanite nel momento in cui si è reso conto che i suoi obiettivi erano condivisi anche dal cast e in particolar modo da Alessio Cremonini, il regista.Tutte le difficoltà incontrate nel suo percorso, a partire dal “dimagrimento forzato” e la necessità di focalizzarsi su ogni minimo dettaglio, sono state ricompensate dalla reazione del padre di Stefano: “Hai riportato mio figlio in vita”.

Arriviamo così al suo successo internazionale con “Diavoli”, thriller finanziario inglese. In questa serie Borghi è dovuto uscire dalla sua comfort zone, dovendo lavorare con un cast variegato e dovendo interpretare il suo personaggio, per la prima volta, in una lingua diversa dalla sua.

Dovendo dare un consiglio ai futuri attori, afferma: “Bisogna essere pilotati dalla voglia di raccontare delle storie, mettendosi così alla prova. In tal modo, quando qualcuno vi chiederà di farlo sul serio, voi lo prenderete ancora come un gioco”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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