A Etna Comics 2024 si parla di Harry Potter: Il mito del Senza Occhiali con Serena Riglietti e PotterCast

Di Gloria Scollo / 09 Giugno 2024

Con Serena Riglietti, illustratrice di libri per ragazzi, in Sala Galatea, all’Etna Comics si parla di Harry Potter: Il mito del Senza Occhiali.Con lei i rappresentanti e fondatori di Pottercast, associazione di collezionisti in ambito internazionale, Graziano Moschelli, Rudy Muscolino, i fratelli Salitore Alessio e Ivan.

Quest’ultimi presentano ufficialmente la statuetta di Harry Potter che da 2D si trasforma in 3D, ma che già ha avuto successo sui social quando è stata consegnata a Serena. La realizzazione è stata pensata esclusivamente per l’illustratrice ma per via del successo e delle richieste dei collezionisti si è pensato ad una collaborazione ufficiale per realizzare un numero limitato di statuette.

Quella della prima illustrazione in Italia della copertina di Harry Potter e la pietra filosofale è il caso di come un “errore” iconografico può trasformarsi in un fortunato caso di collezionismo, generando il mito di Harry Potter senza occhiali né cicatrice, e avere anche economicamente un alto valore.

Per l’illustrazione Serena Riglietti aveva ricevuto pochissime istruzioni da parte di Salani ovvero un ragazzino in una scuola di magia che avrebbe potuto portare un animaletto di compagnia – nell’immaginario di Serena diventa un topolino e non la civetta nota ai lettori e fan – e che avrebbe risolto la sua vita con una partita a scacchi.

Quanto al cappello a forma di topo che indossa Harry: «Ogni illustratore ha le proprie caratteristiche. Io disegno cappelli. Questo mi contraddistingue. Non c’è un significato, una risposta definitiva».Da questa prima edizione si passa per la ristampa per via della volontà dell’autrice che oltre ai segni iconografici per eccellenza di Harry Potter, occhiali e cicatrice, richiede la sostituzione da Joanne  Rowling a J.K. Rowling.

Il primo disegno a Catania

Serena Riglietti è molto grata e felice di poter rievocare il ricordo della commissione della realizzazione della copertina: «Il primo disegno l’ho realizzato, proprio qui, a Catania a Dicembre del 1998, ero qui per un Capodanno e due mesi prima ero stata da Salani a Milano perché volevo fare l’illustratrice. O faccio l’illustratrice o faccio la cuoca mi sono detta. E poi a maggio 1998 è uscito il libro con la mia illustrazione».

Oltre a parlare di Harry Potter, alcune riflessioni da parte dell’illustratrice, insegnante all’Accademia di Urbino dove ha studiato: «Il talento non si insegna, posso insegnare un metodo, una continuità, ad essere testardi, coraggiosi, cioè che mi preme comunicare è il fatto di chiedersi molto, se si tiene l’asticella anche quando qualcosa va male comunque rimaniamo a un livello abbastanza importante rispetto a i nostri desideri.Occorre avere dei desideri».

Il legame con PotterCast: «Noi disegnatori, o chi si esprime con il linguaggio artistico, passiamo molto tempo in solitudine perché è una ricerca continua di trovare il modo di esprimere una nostra visione. Non si è artisti perché si disegna ma è un modo di essere, un modo di stare al mondo. Tutto il percorso è un percorso intimo. Con i ragazzi di PotterCast però mi sento un po’ meno sola».

Serena Riglietti, si congeda dai fan con un proposito: «Ho deciso tra 3 anni di rifare tutte le copertine per i 30 di Harry Potter. Cercando di rispettare la storia ma facendolo con la mia consapevolezza di adesso da illustratrice».

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Redazione