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i 78 anni de la sicilia

Il compleanno de La Sicilia, l’Isola dalle tante facce festeggia la comunità

I video della lunga giornata di confronto tra le analisi del presente e le sfide del futuro

Di Redazione |

Settantotto anni e non sentirli. Palermo, capitale delle culture e snodo di mille scommesse, alcune mancate, molte ancora in gioco, è stata la sede che ha accolto il compleanno non solo catanese del nostro giornale, un evento voluto, organizzato e interpretato in una logica di confronto con i territori per riaffermare, con le parole del direttore Antonello Piraneo una «Identità forte e indipendente, siamo una comunità, un giornale di tutti e di quanti hanno voglia di impegnarsi». Gli ospiti che ieri nel corso della sessione mattutina si si sono succeduti, in presenza, all’Hotel delle Palme, o in collegamento da remoto sono stati i veri protagonisti.

Dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla che non essendo in vena di derby ha voluto ugualmente scherzare «il fatto che i catanesi amici dica che Palermo è il traino della Sicilia tutta mi sembra il segnale di una bugia o di una conversione», ma ha poi aggiunto anche: «l’area orientale dell’Isola è stata più brava» in una «regione cloroformizzata all’interno di uno scenario collettivo in cui la spesa improduttiva è stata più alta di quella che avrebbe dovuto ragionevolmente essere ammessa». Alla domanda rivolta dal direttore Piraneo al sindaco di Palermo sulle difficoltà incontrate da quando siede a Villa Niscemi Lagalla ha messo in campo un’originale metafora «ho trovato aquile, molti conigli, tanti rapaci diversi dalle aquile, tante realtà naturali opportunistiche, c’è una flora e una fauna sviluppata, bisogna fare una filtrazione ecosostenibile» ricordando come da amministratori si trovino «obbligati a recuperare la tenuta economica del Comune in una città in cui la riscossione è ferma al% e per le infrazioni al 20%. Per concludere le pratiche di condono servono 48 anni, non credo sia normale».

Il primo step della mattinata ha visto anche la partecipazione del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che partendo dall’esempio della protesta dei precari covid ha esaltato «quanto è importante che il palazzo si relazioni con il paese e il valore della cronaca e del racconto. La gente – ha aggiunto – è stanca di sentire il politichese, vorrebbe vedere una buca riparata piuttosto che un’altra cosa; negli anni si è vissuto alla giornata, chi ha una visione strategica deve collocare quello che vuole fare nella propria terra».

Né è sfuggito a Galvagno il bisogno reale di invertire la tendenza per cui «Norme spesso impugnate rappresentano un danno doppio. Per tutta la vita impareremo e sbaglieremo – ha voluto ribadire – ma confrontandosi, il progetto legislativo potrà essere migliore». L’assessore alla Formazione, Mimmo Turano, ha spiegato il concetto per il quale non intende fare sconti al sistema del settore del passato e ha detto esplicitamente di voler chiarezza nella coerenza tra offerta formativa e sbocchi occupazionali.Nei suo saluti il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli, ha ammonito «alcuni siti sono fatti benissimo, altri cercano di inquinare l’informazione, serve anche in questo il ruolo degli editori» e ancora «la nostra categoria a ha un ordinamento vecchio, l’accesso alla professione rimane complicato e difficile, non ci devono essere le divisioni che ci sono state in passato, siamo un mondo di grosse difficoltà». D’impatto il duetto tra Gianni Riotta, editorialista di Repubblica e Mario Ciancio: «Non mi sono mai appassionato agli scontri da tifoseria tra Catania e Palermo, ha detto il primo, a Catania mi sono sempre sentito a casa mia». E Ciancio, pronto a confermare: «A Catania sei celebre, conosciuto ed apprezzato come e più che nelle altre città d’Italia». A tirare le somme della mattinata è stato invece Domenico Ciancio che in un’ideale staffetta generazionale ha commentato: «Non si vince mai da soli, serve la visione regionale non di una città, più difficoltà ci sono e più ci crediamo». La pedalata, insomma, continua.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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