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Comunità Sant'Egidio

La lavanderia di Papa Francesco apre a Catania

Abiti puliti, bucato e docce per accogliere senzatetto, anziani e poveri

Di Francesca Aglieri Rinella |

Un luogo sicuro e ospitale in cui gli “amici della strada” -come li definiscono i volontari della comunità di Sant’Egidio – persone senza fissa dimora o indigenti possono avere accesso gratuito ai servizi fondamentali per l’igiene personale e per la pulizia dei propri indumenti. Un “porto sicuro” diventato realtà grazie alla preziosa presenza sul campo di Sant’Egidio e agli elettrodomestici donati da diversi partner: la “Lavanderia di Papa Francesco” arriva, infatti, anche a Catania per offrire gratuitamente toilette, docce, lavatrici ai meno fortunati. Allestita nella “Casa dell’Amicizia” (nell’ex convento di Sant’Agostino in via Vittorio Emanuele 318) è a disposizione di chi, non avendone la possibilità, vorrà lavare e asciugare i propri indumenti e, grazie al servizio docce, provvedere anche alla pulizia personale.

Anche i poveri hanno il diritto di prendersi cura del proprio corpo

«Anche i poveri hanno il diritto alla dignità di essere persone pulite – spiega il portavoce della Comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo – che è il presupposto irrinunciabile per ripartire, per fare un colloquio di lavoro, per relazionarsi con gli altri. Questa struttura ha una valenza anche culturale, quasi profetica: quella di dire il primo passo per un reinserimento per chi vive in strada o per gli anziani che non hanno l’acqua o le risorse economiche per affrontare i consumi. Ecco iniziative di questo genere significano tendere una mano e tirare fuori da questa situazione di indigenza le persone meno fortunate. Una finestra in più che si apre sulla città non solo rispetto alla questione dignità umana, ma con un passo in avanti in una società che troppo spesso tende a escludere piuttosto che includere».Nel 2017 e nel 2019 hanno preso forma le prime due lavanderie di Roma e Genova. Poi Torino, Napoli e adesso Catania.

«Ecco il tesoro della chiesa»

«Papa Francesco – continua Abramo – è un pontefice che ha un legame stretto con tutti, perché è un papa del contatto, uno dei più empatici nella storia recente del Vaticano, ma è anche qualcosa di più: un papa che cerca i poveri. Lo abbiamo visto nel 2013 con il suo primo viaggio fuori dalle mura leonine, a Lampedusa, isola tra l’Africa e l’Europa che non appartiene pienamente né a l’una, né a l’altra, crocevia di tanti migranti e luogo simbolo della più grande croce cimiteriale in Europa da Auschwitz in poi. Il rapporto tra Bergoglio e i poveri è secondo me una ripresa di quello che disse Giovanni XXIII che quando guardava i poveri diceva “Ecco il tesoro della chiesa”».

Docce, bucato e vestiti puliti

“La Casa dell’amicizia” è stata, inoltre, allestita per favorire la convivenza, accogliere e ospitare un anziano, un senzatetto e un migrante che potranno vivere lì.«Nella struttura accoglieremo i poveri della città, i nostri amici della strada che ormai conosciamo da molto tempo – spiegano Letizia Cerreti e Ermelinda Grasso della Comunità di Sant’Egidio – con cui stiamo e parliamo e con cui condividiamo racconti e storie di vita. Ma ci sono anche quelle persone bisognose che arrivano qui da noi in emergenza perché hanno bisogno di aiuto. E in questo caso ci sarà un’organizzazione immediata in base alle esigenze del momento. La ”Lavanderia di Papa Francesco” è un’iniziativa proposta da Procter & Gamble e Comunità di Sant’Egidio di Catania, accolta dall’Elemosineria Apostolica e realizzata con il coinvolgimento di Haier Europe. Venerdì 17 maggio, nel giorno dell’inaugurazione, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico di Papa Francesco, porterà il saluto e la vicinanza di Sua Santità.

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