La Birra T21, così undici ragazzi con la sindrome di Down sognano di diventare “mastri birrai”

Di Fabio Russello / 24 Luglio 2024

C’è una Sicilia solidale e in prima linea sui temi dell’inclusione e di grandissima valenza sociale. E’ il caso dell’Associazione SporT21 che si occupa soprattutto dei ragazzi con sindrome di Down. E stavolta si va oltre perché l’associazione guidata da Giampiero Gliubizzi, ha dato il via a un’iniziativa imprenditoriale grazie alla quale undici ragazzi con sindrome di Down si sono trasformati in veri e propri apprendisti “mastri birrai” grazie a un programma di formazione strutturato e un partenariato con il birrificio Ribadi. «La scelta del nome T21 – ha spiegato Gliubizzi – deriva dalla trisomia 21 che è associata appunto alla sindrome di Down. E’ un approccio che coniuga apprendimento teorico e pratica concreta, e i giovani hanno acquisito le competenze necessarie per diventare autentici maestri birrai. La loro determinazione e dedizione hanno creato una birra speciale, simbolo di perseveranza e unione».

Cosa è la T21

T21 insomma non è solo una birra ma è un messaggio di inclusione, oltre che un’espressione di abilità artigianale. Nei giorni scorsi ad esempio la birra T21 è stata “protagonista” dell’aperitivo solidale che si è svolto alla Kolimbetra nella Valle dei Templi di Agrigento, nel sito gestito da ormai 25 anni dal Fai, il Fondo per l’Ambiente italiano.
«Questa birra – ha aggiunto Gliubizzi – porta con sé  un valore etico-sociale che va al di là del semplice prodotto. Le giovani menti di SporT21 Sicilia hanno dimostrato che la disabilità non dovrebbe mai fungere da ostacolo, ma può piuttosto essere una spinta verso il raggiungimento di grandi risultati». Vi è anche il progetto “BeerT21Up da mastri a maestri” che si è concluso nel giugno scorso con la partecipazione dei ragazzi di SporT21Sicilia e della AIPD di Termini Imerese che ha coinvolto altre tre associazioni siciliane aderenti all’Associazione nazionale Italiana Persone Down.

Le due versioni (anche senza glutine)

I mastri birrai di SporT21 hanno imparato a realizzare la birra bianca caratterizzata da una leggera radazione alcolica e negli ingrediente include anche coriandolo e bucce d’arancia e la birra ambrata con una gradazione alcolica leggermente più elevata rispetto alla bianca. Il malto leggermente più tostato
dà un colore ambrato e un sapore più ricco e rotondo. E tenuto conto che il progetto principale ha come stella cometa l’inclusione è stata sviluppata anche una versione senza glutine di entrambe le tipologie di birra. T21 la birra solidale si inserisce nel progetto “Sosteniamoci Insieme” e si occupa di inclusione sociale e lavorativa di giovani con disabilità intellettiva e relazionale. Oltre alla produzione di birra, il progetto mira a promuovere la conoscenza delle tecniche eco-sostenibili di coltivazione dei prodotti locali.

Serve un pulmino

L’Associazione ha anche di recente lanciato una campagna di crowdfunding per l’acquisto di un pulmino che ha già raccolto quasi 20 mila euro. Pulmino che doveva consentire ai ragazzi di recarsi al birrificio e fare così conoscere la Birra solidale T21, è però stato rubato lo scorso 14 luglio compromettendo i progetti di lavoro. In soccorso c’è però la proposta del deputato regionale Ismaele La Vardera, del gruppo Sud Chiama Nord, che ha promosso un emendamento alla “manovrina” in discussione all’Ars per trasferire al Comune di Palermo un contributo straordinario di 50 mila euro da dividere in parti uguali alle associazioni SporT21 Sicilia e Mai soli per il supporto alle loro attività statutarie dal forte carattere sociale a sostegno dei più fragili e bisognosi.

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Pubblicato da:
Fabio Russello
Tag: birra t21