SIRACUSA – La polizia ha arrestato a Siracusa, Roberto Getulio, segretario provinciale della Fim Cisl, e Marco Faranda, segretario provinciale della Uilm, con l’accusa di estorsione. Secondo l’accusa i due avrebbero chiesto ad alcuni imprenditori 3 mila euro per appianare ogni vertenza sindacale. Le vittime hanno denunciato tutto alla polizia che ieri sera ha organizzato una trappola. Gli imprenditori si sono incontrati con i sindacalisti e non appena c’è stato lo scambio di denaro, sono intervenuti i poliziotti.
«Siamo amareggiati per quanto accaduto ma allo stesso tempo fiduciosi nell’operato della magistratura e degli investigatori. Naturalmente ciò che è successo non intacca l’integrità e la moralità della nostra organizzazione che chiaramente rimane fuori da questa vicenda». Così Stefano Munafò, segretario generale territoriale Uil, dopo l’arresto per estorsione di Marco Faranda della Uilm. Munafò si augura che Faranda possa «chiarire personalmente la sua posizione. Immediato è giunto il provvedimento di sospensione cautelativa da tutti gli incarichi ricoperti da parte della Uilm nazionale».
«Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e degli investigatori. Il sindacato è fuori da questa vicenda, ci auguriamo che si faccia chiarezza e che Roberto Getulio, sospeso da tutti gli incarichi, chiarisca personalmente la sua posizione». Così Paolo Sanzaro, segretario provinciale della Ust Cisl di Siracusa e Ragusa, dopo l’arresto per estorsione di Roberto Getulio, segretario provinciale della Fim Cisl. «Noi siamo stati, restiamo e – ha aggiunto – saremo sempre distanti da queste logiche che non appartengono al Cisl che ha, come unica missione, la difesa del lavoro e dei lavoratori».