Una stazione sismo-acustica deposta in mare a Sud di Siracusa

Di Redazione / 14 Ottobre 2024

Una stazione sismo-acustica ad alta sensibilità realizzata da un gruppo multidisciplinare di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare è stata deposta a 3.500 metri di profondità nella piana abissale del mar Ionio, 80 chilometri a sud-est di Portopalo di Capo Passero (Siracusa). La stazione è stata già collegata con successo alla grande infrastruttura sottomarina KM3NeT/ARCA, il più grande telescopio abissale per neutrini nel mar Mediterraneo.

La stazione sta già acquisendo i suoni e i rumori che si propagano nelle profondità del mare, fornendo preziose informazioni sull’impatto ambientale che tali onde acustiche producono. I dati acquisiti sono inviati in tempo reale ai server di elaborazione dell’Ingv ospitati presso il Centro di elaborazione dati della sede operativa dell’Infn a Portopalo di Capo Passero, attraverso un cavo elettro-ottico sottomarino lungo circa 100 chilometri.
«La deposizione di un’infrastruttura di tale portata rappresenta un grande successo, ponendo le basi per l’esplorazione in continuo di ambienti considerati inaccessibili fino a pochi anni fa, con caratteristiche uniche nel loro genere», commenta Sergio Scirè Scappuzzo, responsabile scientifico del progetto «Marine Hazard» per l’Ingv.

Gianluca Lazzaro, tecnologo dell’Ingv impegnato nelle attività di sviluppo e integrazione della strumentazione scientifica, aggiunge: «Questa impresa è frutto di una sinergia multidisciplinare e il suo successo dà ulteriore valore alla collaborazione scientifica e tecnologica tra Ingv e Infn ed enfatizza l’importanza della cooperazione tra infrastrutture di ricerca europee, considerato anche il supporto che abbiamo ricevuto dalla Eric Emso».

Per realizzare questo sofisticato osservatorio scientifico, i ricercatori dell’Ingv di Palermo hanno installato sulla stazione un sensore in grado di rilevare sia la conducibilità e la temperatura delle masse d’acqua, sia la pressione della colonna d’acqua sovrastante, nonché un idrofono orientato allo studio delle basse frequenze delle onde acustiche e un sismometro marino ad alta sensibilità. I ricercatori dell’Infn-Lns, invece, hanno progettato e realizzato la struttura della stazione, insieme all’elettronica di controllo e trasmissione dati, nonché i contenitori a tenuta stagna per ospitare l’elettronica, resistenti alle alte pressioni.

La stazione è stata realizzata nell’ambito del PON Marine Hazard – «Fondo per lo Sviluppo e la Coesione» relativo alla programmazione 2014-2020, che prevedeva la realizzazione di un prototipo funzionante. Le Sedi coinvolte nel progetto sono, per l’Infn, i laboratori nazionali del Sud (Infn-Lns), la sezione di Bari (Infn-Ba) e la sezione di Roma (Infn-Rm1), mentre, per l’Ingv, la Sezione di Palermo.

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Pubblicato da:
Laura Mendola