Ufficiale Marina morto per contaminazione amianto, equiparato a vittima terrorismo

Di Redazione / 23 Febbraio 2018

SIRACUSA – Il Ministero della difesa ha equiparato il capitano Francesco Paolo Sorgente, già riconosciuto vittima del dovere, alle vittime del terrorismo, per quanto riguarda il risarcimento che è stato assegnato alla famiglia dopo la sua morte per contaminazione da amianto. Lo rende noto l’Ona, Osservatorio nazionale amianto, sottolineando che l’ufficiale della Marina militare aveva svolto servizio anche presso la base di Augusta e, dopo essere stato esposto ad amianto, ha contratto il mesotelioma che lo ha portato alla morte nel gennaio 2009.


L’avvocato Ezio Bonanni, legale dei famigliari, dice l’Ona, “è riuscito a dimostrare la presenza di amianto presso la base militare di Augusta” nel corso del procedimento penale avviato dalla Procura di Padova nel quale sono rinviati a giudizio alti ufficiali della Marina militare per omicidio colposo. «La relazione finale dello scorso 9 febbraio della commissione parlamentare di inchiesta riporta 1.101 casi di vittime di amianto nella Marina militare. Mi auguro che si giunga finalmente alla bonifica totale e complessiva», dice Bonanni. 

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