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Terremoto di Santa Lucia del ’90, via libera ai rimborsi fiscali: ecco a chi spettano e come richiederli

Si potrebbe così finalmente chiudere la telenovela, che dura da 22 anni, da quando, con la legge 27 dicembre 2002, numero 289, Finanziaria per il 2003, venne introdotta una norma che consentiva ai contribuenti, che non avevano pagato nulla per il triennio ’90/’92, di chiudere i conti con il Fisco, con un forfait del 10%

Di Mimma Cocciufa - Tonino Morina |

La telenovela del rimborso delle imposte del triennio 1990/92, conseguente al sisma di Santa Lucia del 13 dicembre 1990, potrebbe chiudersi il prossimo anno. I contribuenti che hanno diritto al rimborso, dal prossimo mese di gennaio, potrebbero ricevere la restituzione, con interessi, di quanto pagato in più rispetto al 10 per cento dei tributi dovuti per il triennio 1990/92. Le somme saranno erogate nella misura del 100% degli importi riconosciuti. Chi ha diritto alla restituzione del 90% e ha già incassato la metà, riceverà il saldo della differenza, con interessi, in modo automatico.

Si chiude la telenovela

Si potrebbe così finalmente chiudere la telenovela, che dura da 22 anni, da quando, con la legge 27 dicembre 2002, numero 289, Finanziaria per il 2003, venne introdotta una norma che consentiva ai contribuenti, che non avevano pagato nulla per il triennio ’90/’92, di chiudere i conti con il Fisco, con un forfait del 10%. Nulla venne, invece, disposto per i contribuenti che avevano pagato regolarmente tutte le imposte. Da allora, si è “aperto” un contenzioso senza fine, con gli uffici dell’Agenzia delle Entrate a negare il diritto al rimborso del 90% ai contribuenti che avevano pagato per intero le imposte dovute.Per mettere la parola fine, l’Agenzia delle Entrate, direzione centrale di Roma, ha invitato gli uffici delle tre province interessate, Catania, Ragusa e Siracusa, a fornire i dati necessari per eseguire i rimborsi ai contribuenti che ne hanno diritto, avendo pagato imposte superiori al 10% del dovuto per il ’90/’92.

Chiudere il contenzioso

La volontà è di chiudere l’enorme contenzioso che si è generato a seguito delle istanze presentate dai contribuenti e fare di tutto per evitare le disparità tra contribuenti che hanno ricevuto il rimborso del 90% più interessi, altri che hanno ricevuto la metà del 90% più interessi e tanti altri ancora che non hanno ricevuto nulla e sono stati costretti a proseguire un contenzioso senza fine.È bene precisare che non esiste alcuna riapertura dei termini per presentare l’istanza di rimborso, che, di norma, doveva essere inoltrata entro il termine ultimo del primo marzo 2010. L’enorme contenzioso che si è generato ha portato la Cassazione ad affermare che i rimborsi devono essere effettuati in misura integrale, cioè, ad esempio, nella misura del 90% per chi ha pagato il 100% delle imposte dovute per il ’90/’92. In questo senso, considerate le univoche e consolidate sentenze dei giudici di legittimità, per gli uffici delle tre province interessate è inutile proseguire il contenzioso. I rimborsi dovranno essere eseguiti nella misura del 100% degli importi riconosciuti.

I casi particolari

Per quanto riguarda i contribuenti che hanno già ricevuto il rimborso del 50% spettante, riceveranno il pagamento del saldo, con interessi. I pagamenti dell’ulteriore 50% saranno eseguiti con procedure automatizzate esclusivamente nei casi in cui i beneficiari siano ancora in vita. In caso contrario, i rimborsi saranno gestiti manualmente. Il rimborso spetta anche ai contribuenti con contenzioso ancora pendente o contenzioso chiuso con sentenza favorevole definitiva. Resta ferma l’esclusione del rimborso dell’Iva, così come resta ferma l’applicazione del limite previsto per le imprese e i professionisti, del cosiddetto regime “de minimis”, in base al quale l’importo massimo degli aiuti di Stato ottenuti non può superare, nell’arco dei tre anni, il limite di 200mila euro.

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