L’assessore Lo Bello ha trasmesso la missiva al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ai 31 componenti del nuovo Consiglio della “super Camcom” e ai rappresentanti delle associazioni d’impresa e sindacali.
L’insediamento del nuovo organismo camerale arriva dopo un iter complesso. La prima riunione era stata convocata per il 28 febbraio scorso, ma 6 giorni prima arrivò la sospensione della convocazione.
La decisione dell’assessore Lo Bello di procedere con l’insediamento del Consiglio camerale scaturisce ora dagli ultimi sviluppi della vicenda. Si parte dalla mancata intesa del 25 maggio scorso, in Conferenza unificata Stato-Regioni sulla proposta di revoca del decreto del 25 settembre 2015 che istituisce la Camera orientale di Catania, Ragusa e Siracusa in maniera volontaria. «Tenuto conto – scrive l’esponente del governo regionale – che nei successivi 30 giorni il Consiglio dei ministri non ha provveduto, con deliberazione motivata, si ritiene di procedere alla convocazione del nuovo Consiglio camerale, salvo diverso avviso del ministro dello Sviluppo». Ed è proprio al ministro Calenda che si aggrappano i rappresentanti delle associazioni di categoria di Siracusa, nel tentativo in extremis di revocare l’accorpamento fra le tre camere di commercio. «Se dovesse insediarsi – afferma l’ex vice presidente della Cciaa aretusea, Pippo Gianninoto – sarebbe un consiglio falsato da una procedura irregolare con due ricorsi pendenti al Tar di cui per uno aspettiamo la decisione mentre per l’altro si entrerà nel merito tra pochi giorni. Abbiamo inviato una diffida al governo regionale e nel contempo abbiamo mobilitato la deputazione nazionale perché stabilisca un incontro urgente con il ministro. Ci appelliamo alla legge Madia che impone alle aree metropolitane di avere un ente camerale autonomo».