SIRACUSA – Si è perso il finanziamento per il nuovo ospedale di Siracusa. A denunciarlo è Vincenzo Vinciullo (Ncd), presidente della commissione Bilancio e Programmazione dell’Assemblea regionale siciliana, che spiega: “Nel nuovo Addendum – Documento programmatico inviato dall’assessorato regionale della Salute al competente ministero a Roma non c’è più traccia del nuovo ospedale. Nel vecchio elenco, invece, l’opera era stata inserita al primo posto. Si realizza, purtroppo, quello che avevamo più volte paventato”.
“Arrivati a questo punto – aggiunge – questa Amministrazione comunale deve avere un solo obiettivo: quello di andarsene a casa, perché la sua presenza, oltre ad essere nociva, diventa nefasta. Abbiamo perso 110 milioni di euro che rappresentavano non solo le somme necessarie per costruire il nuovo ospedale ma, soprattutto, lavoro per migliaia di disoccupati”.
Immediata la reazione del sindaco Giancarlo Garozzo: “Puntuale come le feste comandate, l’opposizione risolleva il caso del nuovo ospedale per denunciare la presunta perdita del finanziamento statale e per accusare d’incapacità l’Amministrazione e il Consiglio comunale. Peccato, però, che lo faccia con argomentazioni infondate e presentate in maniera confusa, così da creare nella gente allarme davanti alla finta possibilità di vedere allontanare la realizzazione di una grande opera pubblica fondamentale non solo per Siracusa ma per l’intera provincia”.
“La verità – aggiunge Garozzo – è che, come confermato nel primo pomeriggio di oggi dall’Assessorato alla salute, nulla è cambiato rispetto al quadro già noto. L’elenco di cui parla l’onorevole Vinciullo è quello diffuso nel mese di maggio e che riguarda il 50 per cento delle opere cantierabili finanziate dal Ministero della salute. Come tutti sanno e sapevano, compresi coloro che oggi gridano allo scandalo, Siracusa in quell’elenco non c’era e non avrebbe potuto esserci, e non per responsabilità imputabili alla nostra Amministrazione ma per ritardi che partono da lontano, certamente da prima del nostro insediamento”.
“Resta da comunicare a Roma – sottolinea il sindaco di Siracusa – un secondo elenco di opere, per il restante 50 per cento, che diventeranno cantierabili dopo che, come nel caso degli ospedali di Siracusa e di Alcamo, saranno individuate le aree. Questo è quanto mi è stato riferito oggi da Palermo e – presumo – è quanto sarebbe stato riferito agli esponenti dell’opposizione se solo avessero avuto l’accortezza di fare una telefonata invece di diffondere notizie non vere”.