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Siracusa, «lo statuto dell’Inda è pronto ma resta segreto»

Di Laura Valvo |

E Zappulla non lesina critiche: «Siracusa rischia di essere solo spettatrice, l’immobilismo del sindaco complica e aggrava i rischi. Si avvii un confronto per impedire che la città venga esautorata e mortificata». Secondo il parlamentare le risposte del sottosegretario Bianchi confermano le preoccupazioni più volte espresse sul futuro dell’Inda e sul ruolo di Siracusa.

«Dopo aver appreso che le proposte di modifica dello Statuto sono state inviate ai rappresentanti delle istituzioni membri della Fondazione e che entro il 4 febbraio il nuovo Statuto potrebbe essere addirittura approvato, ho rappresentato al ministero dei Beni culturali il mio sconcerto e la mia profonda contrarietà per la mancata informazione e coinvolgimento della città di Siracusa».

Zappulla si domanda come mai il commissario abbia voluto consultarsi – seppure informalmente – anche con il sindaco che è stato l’artefice del commissariamento dell’Inda.

«E’ inquietante aver appreso che il sindaco è in possesso delle proposte del nuovo Statuto dal 17 novembre dello scorso anno senza che lo stesso abbia dato informazione alla città né coinvolto il consiglio comunale. Grave davvero questo comportamento del sindaco – commenta Zappulla – che sull’altare di misteriose e incomprensibili finalità, sta rischiando di mortificare un’intera città. L’Inda, le rappresentazioni classiche, la scuola e tutte le attività sono un patrimonio culturale, artistico ed economico di tutta la città e non può essere gestito come un fatto meramente privato e di qualche pseudo addetto ai lavori. Mi aspetto, quindi, anche se con colpevole ritardo, che si proceda a convocare un Consiglio comunale straordinario e aperto alla città per informare e discutere del nuovo Statuto».

Zappulla ha chiesto al ministero di adoperarsi perché con celerità venga data la giusta e doverosa informazione alla comunità siracusana per consentire una attenta e necessaria valutazione delle modifiche e del progetto del nuovo Statuto.

«Sul quesito più importante – conclude il parlamentare Zappulla – ovvero se l’Inda sarà inserito in una riforma generale dei teatri in Italia rischiando di far perdere a Siracusa e alla Sicilia la pluriennale centralità strategica, il ministero ha ritenuto di non rispondere lasciando intendere che è aperta una discussione di merito e confermando in tal modo la fondatezza delle mie preoccupazioni. Il rischio evidente è quello di mortificare il ruolo della città di Siracusa e della Sicilia. L’inda è certamente patrimonio culturale e artistico di eccellenza nazionale e sempre più bisogna puntare ad elevarne il ruolo e la funzione di produzione culturale di profilo internazionale ma questo si può realizzare senza cancellare la presenza di Siracusa, delle sue Istituzioni e delle sue esperienze e professionalità. Una gestione decisamente centralizzata svilirebbe inevitabilmente la strategicità della città. Credo improcrastinabile, in tal senso, che si apra in città un confronto e un dibattito tra le forze politiche, il mondo culturale e forze sociali perché Siracusa rimanga protagonista e non spettatrice delle rappresentazioni e del futuro di uno strumento davvero fondamentale e irrinunciabile per la cultura, l’arte, il turismo, l’economia e il lavoro».

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