sanità
Siracusa, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: riaprono la “stanza rosa” e il “centro ascolto”
La riapertura della “stanza rosa” e del “centro ascolto” sarà presentata dal direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra giovedì 24 novembre 2022 alle ore 11,30 nell’ingresso dell’ospedale Umberto I
La riattivazione della «Stanza Rosa» nell’Area di emergenza dell’ospedale Umberto I di Siracusa, volta all’accoglienza privilegiata e all’ascolto delle vittime di violenza e del «Centro Ascolto alle vittime di violenza» dell’Asp di Siracusa, in occasione della «Giornata mondiale contro la violenza sulle donne», riunirà tutte le istituzioni del territorio provinciale per rilanciare le azioni intraprese e sostenute nel contrastare la violenza di genere. La riapertura della Stanza e del «Centro Ascolto» sarà presentata dal direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra, il 24 novembre, alle 11,30, nell’ingresso dell’ospedale Umberto I, insieme alla responsabile del coordinamento Violenza di Genere dell’Azienda, Adalgisa Cucè.
Parteciperanno anche il prefetto di Siracusa Giuseppina Scaduto e i vertici delle istituzioni locali civili, militari e religiose, alla presenza del direttore sanitario e dei direttori dei dipartimenti e del Pronto soccorso, con l’avvio ad una tre giorni dedicata all’informazione alla cittadinanza sui servizi di prevenzione. Nell’androne principale dell’ospedale di Siracusa, dalle 9 alle 13 dal 24 al 26 novembre, saranno allestiti punti informativi interistituzionali.
Saranno approntate postazioni delle forze dell’ordine, dei servizi sociali del Comune e dell’Azienda sanitaria con punti informativi dell’Urp, del Coordinamento violenza di genere, dell’Educazione alla salute per la diffusione d'informazioni con la distribuzione di materiale illustrativo sui vari temi della prevenzione sanitaria, dello Spresal per la tutela delle donne nei luoghi di lavoro, del Centro screening oncologico, con la consegna alla popolazione target dei kit per l’esame di prevenzione del tumore al colon retto e la possibilità di prenotare gli esami per la prevenzione del tumore della mammella e del collo dell’utero.
La violenza è dunque un problema di salute pubblica e di violazione dei diritti umani, dinanzi al quale tutte le istituzioni, che agiscono in rete, devono offrire tutti i mezzi cui si ha diritto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA