Un migliaio di fedeli ieri sera ha partecipato alla veglia di preghiera per la pace al santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa. Un modo "per unirci spiritualmente all'atto di consacrazione della Russia e dell'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria – ha detto l'arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto – certi che alla Sue sante lacrime Gesù nulla rifiuta". Raccolto dunque l'invito di Papa Francesco che nello stesso momento celebrava l'atto di consacrazione nella Basilica Vaticana. "Imploriamo la fine di una guerra che è scoppiata nel cuore d'Europa tra popoli fratelli – ha detto all'inizio della celebrazione don Santino Fortunato, responsabile della Pastorale giovanile – Ancora una volta si risponde a una specifica richiesta che fece la Madonna a Fatima.
È emozionante – ha aggiunto – notare come Papa Francesco nella preghiera recitata in Vaticano e che recitiamo insieme stasera, richiami anche il pianto della Vergine e parli anche del suo cuore non solo immacolato ma anche addolorato. Questo santuario che custodisce quelle lacrime di Maria richiama quel segno, che sia per gli uomini di consolazione e speranza". Fatte proprie le parole di ieri di Papa Francesco che ha esortato anche a pregare “perché i governanti capiscano che comprare armi e fare armi non è la soluzione del problema”, che “la soluzione è lavorare insieme per la pace e, come dice la Bibbia, fare delle armi strumenti per la pace”.