Siracusa
Siracusa, bruciarono vivo Giuseppe Scarso e lo filmarono col cellulare: caccia al video
All’orrore si aggiunge l’orrore. Ci sarebbe infatti un video, non ancora trovato, che riprenderebbe la bravata di due balordi siracusani, Andrea Tranchina, 18 anni, e di Marco Gennaro, 19, mentre danno fuoco a Giuseppe Scarso, l’ottantenne poi morto dopo due mesi di agonia al Cannizzaro di Catania. I due si trovano in carcere con l’accusa di omicidio in concorso. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Tranchina e Gennaro sono entrati nell’abitazione di via Servi di Maria, a Siracusa, per dare fuoco a Giuseppe Scarso, uno dei loro bersagli preferiti. Al gruppetto di bulli non bastava più tirare i sassi o le uova contro le finestre di casa dell’anziano, come aveva fatto fino ad allora.
Quella sera, invece i due balordi hanno deciso di essere ancora più cattivi: con la bottiglietta di alcol, entrano nella casa. Gennaro ha il cellulare in mano e riprende la scena, scatta una foto a quell’anziano che dorme. Poi inizia il video: Tranchina getta dell’alcol sui capelli e accende il fuoco con l’accendino. Scarso comincia ad agitarsi, a urlare. Da quanto ricostruito fino ad ora sembra che Gennaro fugga in preda al panico, mentre Tranchina forse prende una bottiglia d’acqua sul comodino o un cuscino per cercare di spegnere quelle fiamme; poi scappa anche lui.
L’anziano esce dalla casa con ustioni sul corpo, respira a fatica. Sa che il suo amico e vicino di casa può aiutarlo. Percorre circa 150 metri, poi comincia a urlare con quel poco di fiato che ha in gola. Don Pippo morirà il 15 dicembre scorso, dopo due mesi di agonia, all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Ieri al Tribunale del riesame di Catania c’è stata l’udienza sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali degli indagati. Gennaro è stato arrestato la settimana scorso all’aeroporto Fiumicino dopo essere arrivato in aereo dagli Stati Uniti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA