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Siracusa, blitz nella villa di un falconiere: trovato un gheppio rapito dal nido

Di Redazione |

Il Nucleo Carabinieri CITES di Catania ha effettuato un controllo nella villa di un appassionato di falconeria a Siracusa. Insieme agli esemplari detenuti legalmente i militari hanno però trovato, in un locale adibito a deposito, un esemplare di Gheppio, privo di anello identificativo e del relativo certificato CITES che ne garantisce la nascita in cattività. Infatti il Gheppio, come la maggior parte dei rapaci, è una specie a rischio di estinzione. L’esemplare era stato prelevato da un nido quando era ancora un pulcino e poi allevato e tenuto legato ad una zampa su un posatoio.

A tal punto i militari hanno proceduto ad effettuare una perquisizione rinvenendo anche 41 esemplari di “Tortora dal collare”, specie non cacciabile, rinchiusi in una gabbia e che erano stati catturati dal soggetto presumibilmente per destinarli all’alimentazione dei rapaci detenuti.

Sul posto è stata ritrovata anche una trappola per la cattura di avifauna detenuta illecitamente ed una serie di certificati CITES e anelli di marcaggio di rapaci non presenti in allevamento. Il sospetto è che il soggetto utilizzi gli anelli per inserirli al tarso di piccoli esemplari della stessa specie prelevati in natura al fine di “regolarizzarli” e cercare di eludere i controlli.

A conclusione delle operazioni l’uomo è stato denunciato alla Procura di Siracusa e gli animali, la trappola, i certificati e gli anellini posti sotto sequestro. In particolare le tortore sono state immediatamente reimmesse in natura, a seguito di valutazione di idoneità di personale tecnico. Il gheppio è stato invece affidato alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Catania e, dopo un periodo di cure, sarà liberato.

L’intervento del Nucleo CITES dei Carabinieri fa seguito ad una complessa attività d’indagine portata avanti nel giugno di quest’anno, denominata “Operazione Biarmicus”, di contrasto al fenomeno di bracconaggio di specie protette, in particolare di rapaci, tra le provincie di Enna, Ragusa, Siracusa, Palermo ed Avellino, che ha portato alla denuncia di 8 soggetti legati al mondo della falconeria e al sequestro di un cospicuo numero di esemplari protetti.

I reati contestati vanno dal prelievo illegittimo di specie protette in violazione della c.d. Legge sulla caccia, al furto aggravato ai danni dello Stato, la fauna è infatti patrimonio indisponibile dello Stato, alla violazione della normativa sulle specie protette dalla Convenzione CITES ed alla ricettazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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