«E Noto sia!». È fatto l’accordo per un investimento milionario da parte di Rocco Forte nella città barocca. Ad annunciarlo lo stesso imprenditore durante un “very sicilian” party, organizzato nell’ambito di “True Sicily”, tenutosi ieri nella splendida cornice della loggia dell’antico mercato della città patrimonio dell’Unesco.
Il luogo prescelto da Forte è il Palazzo del Castelluccio, nel pieno centro barocco di via Cavour, zona in cui ad oggi non era stato possibile individuare qualcuno che avesse la possibilità e le relazioni internazionali per realizzare un progetto del genere. Nella sua tre giorni siciliana, infatti, il re dei resort e delle residenze di lusso nel mondo, ha girato la città e perfezionato alcune idee, ma il sopralluogo per l’accordo risale a fine febbraio, quando è arrivato a Noto in sordina, insieme ai tecnici e tutto il suo staff.
Il palazzo, appartenuto all’ultimo Marchese del Castelluccio era già stato rilevato circa dieci anni fa dal mecenate francese Jean Louis Remilleaux, produttore televisivo, grande collezionista, che ne aveva curato di persona il preziosissimo restauro. Per Sir Forte, che già in Sicilia vanta la proprietà di Villa Igea a Palermo e del Verdura Resort a Sciacca, quello con Noto è stato un amore a prima vista. La “città della luce”, che in questo momento gode di fama mondiale nell’ambito dell’incoming di alto livello, lo ha convinto a realizzare un albergo cinque stelle con all’interno 35 suites e una Spa, mantenendo quanto più possibile gli antichi fasti del palazzo.
Il Castelluccio è un gioiello del XIII secolo per anni di proprietà dei Cavalieri dell’Ordine di Malta e successivamente dell’architetto Remilleaux, che pochi anni fa lo aveva riportato al suo antico splendore, un palazzo immaginato all’apice dello splendore siciliano nel periodo del Grand Tour, dove anche il minimo dettaglio è stato ripristinato fedelmente. A partire dalla loggia d’onore , al giardino interno, gli affreschi, la maiolica originale dell’epoca di Caltagirone, gli arredi curati da grandi antiquari, tutto all’interno è il risultato perfetto del connubio tra storia e bellezza autentica.
Poche le dichiarazioni dell’imprenditore, ma grande l’entusiasmo nel visitare tutto il patrimonio storico monumentale della città. In compagnia del sindaco Corrado Figura si è recato nell’ex chiesa di Sant’Agata, oggi boutique di lusso «ammettendo l’esclusività dei luoghi» e che si aspetta adesso «l’esito dei permessi e della facilitazioni burocratiche» che ha necessità di ottenere per riadattare il palazzo ottocentesco alle esigenze dettate dall’accoglienza di lusso.
Cosa ha chiesto sir Forte? Innanzitutto, la garanzia dei servizi forniti dalla città, la cura del verde pubblico, la possibilità di realizzare un parcheggio che serva le migliaia di visitatori che ogni anno si riversano nel centro storico, l’efficienza dei collegamenti da e per l’aeroporto di Catania, ma anche un’offerta culturale di alto livello che punti a migliorare ancora di più la credibilità e la richiesta di un luogo ormai divenuto un vero e proprio brand.
«Ritengo che gli investimenti della famiglia Forte – ha detto il sindaco – siano un’occasione importante che Noto non poteva certo lasciarsi sfuggire. Abbiamo lavorato alacremente durante gli ultimi anni per alzare la qualità dei servizi e mantenere sempre uno standard alto di accoglienza e siamo sicuri di poter fare anche di più. Abbiamo una responsabilità agli occhi del mondo intero e continueremo a favorire questa sinergia tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio storico di cui siamo ricchissimi».