ROMA – L’avvocato Piero Amara, coinvolto nella maxindagine delle procure di Roma e di Messina su presunte sentenze pilotate al Consiglio di Stato, è stato ascoltato oggi nell’ambito di un incidente probatorio davanti al gip della Capitale. Un atto istruttorio con cui gli inquirenti puntano a “cristallizzare” le dichiarazioni di Amara che, assieme all’avvocato Giuseppe Calafiore, ha fornito elementi per ricostruire il sistema di corruzione con cui si “aggiustavano” sentenze davanti alla giustizia amministrativa. Il 7 febbraio scorso, nell’ambito di questa indagine, il gip Daniela Caramico D’Auria ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del giudice Nicola Russo, dell’ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana (Cga), Raffaele Maria De Lipsis, dell’ex giudice della Corte dei Conti, Luigi Pietro Maria Caruso e del deputato dell’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Gennuso.
L’incidente probatorio, durante il quale Amara ha ribadito le accuse, proseguirà il 26 e il 27 marzo prossimo quando verranno ascoltati Calafiore e l’imprenditore Alessandro Ferraro, coinvolto anch’egli nell’inchiesta. Il 15 febbraio scorso Amara e Calafiore hanno patteggiato una pena a 3 anni di reclusione il primo e a 2 anni e nove mesi il secondo per l’accusa di corruzione in atti giudiziari.