Pur mantenendo la consegna del silenzio su alcuni atti che la commissione ha secretato, Princiotta ha ripercorso la sua attività ispettiva e quella di denuncia in questi tre anni di frequenza di palazzo Vermexio. Ha cominciato la disamina dagli asili nido e dagli impianti sportivi. «Particolare risalto – dice – hanno avuto le verifiche sui contributi percepiti dalle società di diritto e di fatto coinvolte, nonché le società che gestiscono gli asili nido in assenza di Durc e della relativa nota dell’Anac». Princiotta ha continuato con la questione appalti ed elargizione di contributi alle associazioni con i relativi procedimenti penali in corso.
La consigliera comunale ha risposto in commissione anche alle domande relative al collaboratore di giustizia Rosario Piccione. Questi afferma di avere avuto in passato una relazione con Princiotta, la quale, bolla le sue dichiarazioni come «false e prive di fondamento, utilizzate ad arte per fermare la sottoscritta a ogni costo e con qualunque mezzo possibile».
Preannunciando un’interrogazione del parlamentare Giuseppe Zappulla al ministro della Giustizia sui costi del collaboratore di giustizia, Princiotta va oltre facendo intendere che in commissione antimafia ha depositato la documentazione dalla quale si evincerebbe che il ragioniere Piccione sia stato «aizzato e contattato personalmente dal sindaco a fare dichiarazioni contro la sottoscritta». Dichiarazioni delle quali il primo cittadino Garozzo, si dice assolutamente estraneo, rispedendole al mittente con gli interessi: «È assolutamente falso che intrattengo rapporti, diretti o indiretti, con il collaboratore di giustizia Rosario Piccione, che non ho mai né conosciuto né sentito – dice il sindaco Garozzo – Le prove di cui parla la consigliera Princiotta non possono esistere oppure sono state costruite ad arte, ed è per tale ragione che il mio avvocato è già al lavoro per presentare un’altra denuncia per calunnia. A questo punto, posso aspettarmi di tutto, qualsiasi falsità, nella povertà dei contenuti, anche attacchi di natura personale».
Un confronto a distanza che adesso ha un nuovo appuntamento, quello di mercoledì quando il sindaco Garozzo vola a Roma per sottoporsi all’audizione della commissione nazionale antimafia, presieduta da Rosy Bindi. Si apre un altro capitolo, quindi, di una storia infinita che prende il titolo di «Veleni al Vermexio».