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Pd, tregua armata nella vana attesa della nuova giunta

Di Lino Di Tommaso |

«Se non ci saranno elementi nuovi è inutile tornare a riunire il tavolo. Non avrebbe senso incontrarsi per ridire le stesse cose che ci siamo già detti». Alessio Lo Giudice, segretario provinciale del partito democratico, non vuole pronunciare la parola “rottura” perché il suo ruolo e il suo temperamento lo portano a sperare che il filo della trattativa possa essere riannodato ma gli elementi perché la palla ripassi alla direzione provinciale del Pd ci sono tutti.

«Ho chiesto pubblicamente che ci fosse una svolta significativa e profonda – continua Lo Giudice – nell’operare della giunta comunale. Questa mia presa di posizione è stata condivisa dalla direzione provinciale del partito. Il documento finale, sottoscritto da tutti, registra il fatto che è necessario un nuovo governo della città, e cosa importante, condivide la proposta di una svolta profonda nella giunta. Ad oggi registro che a questo auspicio di fatto si risponde con “ritocco” che non corrisponde allo spirito di quanto deciso dalla direzione provinciale né al cambiamento auspicato dal segretario regionale. Mi auguro che ci siano giorni in cui possiamo registrare ravvedimenti e ripensamenti, nel senso di quanto deciso dalla direzione provinciale».

Non siamo ancora alla rottura fra le componenti del Pd e il sindaco, ma poco ci manca. Il fatto che la prossima riunione sia stata rimandata a data da destinarsi, la dice lunga sul clima che si respira fra le correnti interne. Intanto, l’assessore Alfredo Foti lancia la sua disponibilità a farsi da parte per il bene della città e del partito.

Lo scoglio che, la scorsa sera, ha fatto arenare la trattativa è stato l’irrigidimento di Area dem nel fare dimettere i suoi assessori Pierpaolo Coppa e Rosalba Scorpo. Quest’ultima sarebbe disponibile a lasciare il suo posto in giunta, ma su Coppa Area dem ha fatto quadrato perché ritiene che l’assessore abbia operato bene e possa avere un ruolo importante nella futura giunta. Sinistra riformista, Area Dem ed i renziani di Cafeo hanno invece accettato la proposta del sindaco di fare restare in giunta il vice sindaco Francesco Italia e Valeria Troia in quanto espressioni del primo cittadino. I renziani di Cafeo e Area riformista non possono però accettare che tre assessori su cinque, riconducibili al partito democratico restino e solo due siano rimossi.

Uno degli assessori “sacrificabili”, Alfredo Foti si dichiara uomo di partito e si dice pronto a farsi da parte per il bene comune: «Condivido il percorso di formazione di un nuovo governo della città al fine di rinnovare un patto con la città e consentire al Pd di presentarsi al meglio per le future competizioni elettorali, così come desiderato dalla direzione provinciale del partito. E’ mia ferma convinzione – continua Foti – che tutti possiamo essere utili, ma nessuno è indispensabile. Ogni esperienza umana ha un inizio ed una fine, non ne farei un dramma».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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