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L'incidente

Palazzolo e il pozzo maledetto che ha inghiottito Vincenzo: una tragedia che si poteva evitare?

La Procura di Siracusa ha aperto una indagine. Ricostruita l'esatta dinamica

Di Francesco Nania |

Un salto, un altro, un altro ancora e poi giù in fondo al pozzo. Si è consumata in pochi attimi la vita di Vincenzo, un bambino di appena dieci anni, che con tante altre persone stava trascorrendo una giornata spensierata al campus estivo. La tragedia s’è consumata nella tarda mattinata di ieri in un’azienda agricola di contrada Falabia, a pochi chilometri dal centro abitato di Palazzolo Acreide, sui monti iblei.

In questa distesa di colline, tra i campi dove da poco è stato raccolto il fieno sistemato in rotoballe, era stato organizzato un campus estivo a cura della cooperativa Anfass. Un appuntamento molto atteso dai ragazzi disabili, assistiti dall’associazione molto attiva e presente sul territorio, che hanno partecipato con entusiasmo a quella gita fuori porta. Il pozzo si trova sull’aia, a pochi passi dal casolare, vicino a un’altalena dove sembra che alcuni ragazzi si trovassero al momento della sciagura.

Le foto sul luogo della tragedia

La dinamica

Secondo le prime ricostruzioni sulla dinamica dell’incidente, pare che Vincenzo, un bambino molto vivace e ricco di iniziative, fosse sfuggito al controllo degli assistenti e, salito sul muretto di cemento armato, ha cominciato a saltellare sulla botola di ferro del pozzo. Le sollecitazioni hanno provocato il cedimento del lucchetto che teneva chiusa la botola, e il povero Vincenzo è stato risucchiato dentro. È precipitato per una quindicina di metri finendo nell’acqua, profonda circa sette metri. Attirati dalle urla del bambino e intuendo il pericolo in cui si era cacciato, un’operatrice della cooperativa di 54 anni non ci ha pensato su due volte e si è calata nella stretta bocca del pozzo, aggrappandosi alle mattonelle per non precipitare anche lei.

Il tentativo disperato

Nonostante il tentativo disperato, l’operatrice non ha potuto fare di più rimanendo anch’essa in bilico. Scattato l’allarme, sul posto sono giunti, oltre ai carabinieri della Compagnai di Noto e i poliziotti, i vigili del fuoco del comando provinciale di Siracusa insieme con gli esperti del gruppo speleo alpino fluviale, arrivati a bordo di un elicottero. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, la donna è stata imbragata con una corda e issata fino in superficie. In stato di choc, la donna ha riportato delle escoriazioni per le quali è stata soccorsa con l’ambulanza del 118. Subito dopo, i sommozzatori dei vigili del fuoco si sono calati in fondo al pozzo per recuperare il corpo inerte del piccolo.

Come Vermicino

In tanti hanno trovato analogie con la tragedia che si consumò il 10 giugno 1981 a Vermicino quando, nonostante tanti tentativi, nessuno dei soccorritori riuscì a estrarre vivo il piccolo Alfredino Rampi di appena sei anni, dal pozzo artesiano in cui era precipitato.

Chi era il piccolo Vincenzo

Vincenzo frequentava la quarta classe all’istituto comprensivo “Iudica” di Palazzolo. Da qualche giorno andava in giro per il paese mostrando a tutti la bicicletta che i suoi genitori gli avevano regalato e della quale andava orgoglioso spiegando a tutti ogni prezioso dettaglio tecnico. Rabbia e tristezza sono i sentimenti comuni e diffusi, postati sui social, letteralmente invasi da messaggi di cordoglio e di costernazione. Anche le insegnanti di Vincenzo si sono strette al dolore della famiglia. Fino a sera, nella caserma dei carabinieri di Palazzolo c’è stato un via vai di persone, sentite nell’ambito della vicenda per la quale la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e per accertare eventuali responsabilità in capo a terze persone.

Feste di paese sospese

Intanto, l’intera comunità di Palazzolo Acreide è sconvolta dalla tragedia che ha inghiottito il bambino, s’è ritrovata nella tarda serata di ieri in basilica per una veglia di preghiera. «Siamo sgomenti di fronte a un fatto di una gravità inaudita come questo – ha detto il sindaco Salvatore Gallo – mi sono personalmente recato sul posto e ho potuto rendermi conto di quanto crudele sia stato il destino nei confronti di un bambino che aveva solo voglia di divertirsi con altri suoi coetanei. Siamo vicini al dolore dei genitori e, in segno di rispetto, il comitato per i festeggiamenti in onore di san Paolo ha deciso di sospendere ogni manifestazione già programmata. Proclamerò il lutto cittadino in concomitanza con il giorno dei funerali del piccolo Vincenzo».Anche il parroco della chiesa di san Paolo, Marco Politini, nel confermare la sospensione del programma dei festeggiamenti, che avrebbero dovuto cominciare oggi per avere il clou domani con la processione del simulacro del patrono di Palazzolo, ha confermato lo svolgimento soltanto delle celebrazioni liturgiche.

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