Palazzolo Acreide, i “Santoni” dimenticati: eppure è un sito di inestimabile valore

Di Paolo Mangiafico / 05 Agosto 2019

PALAZZOLO ACREIDE – «Sono stati accertati, per gli anni 2019 e 2020, 1,5 milioni di euro per l’intervento di recupero dei Templi feriali e dei Santoni di Palazzolo». Vincenzo Vinciullo, ex deputato regionale e già presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Ars fa presente che le somme arrivano dalla scorsa Legislatura attraverso il Patto per lo Sviluppo della Regione siciliana, firmato ad Agrigento il 10 settembre 2010. «Adesso si proceda speditamente e senza ulteriore indugio per poter giungere al decreto e all’appalto dei lavori di recupero di un’opera di immenso valore storico ed archeologico. Una ulteriore prova dell’ottimo lavoro di programmazione svolto nella scorsa legislatura che, fino al 2022, porterà i suoi benefici in tutto il territorio regionale e, in particolare, in provincia di Siracusa».

C’è da dire, però, che il progetto rimane fermo perché era stata chiesta alla Regione una perizia di variante e non è dato sapere se è stata approvata, o meno. Si tratta di un progetto che, oltre a tutelare e valorizzare i Santoni, potrà rendere più accogliente tutta la zona. Il progetto, che era stato presentato 5 anni fa dall’allora amministrazione del sindaco Carlo Scibetta, era immediatamente cantierabile e prevede l’illuminazione del sito archeologico per cui si potrà visitare anche nelle ore notturne. Inoltre, verrà messa in sicurezza di tutta la zona, considerato che il sito archeologico dei Santoni si trova in una zona impervia. Pertanto, i lavori renderanno agibile tutto il luogo, evitando il pericolo di smottamenti. Prevede la realizzazione di una struttura per il custode, con annessi servizi igienici, che funzionerà da biglietteria autonoma (quando il sito era aperto ci si doveva rivolgere alla biglietteria del teatro greco per potere visitare i Santoni). E’ previsto anche di togliere le antiestetiche grate che proteggono le sculture dei Santoni per sostituirli con delle teche in vetro antisfondamento.

I Santoni sono delle statue del periodo ellenistico. Purtroppo il grado di conservazione delle sculture è pessimo. Il motivo è inverosimile: le statue furono volutamente danneggiate negli anni Cinquanta, a colpi di piccone, da un contadino che mal sopportava le continue presenze dei tanti visitatori.

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