SIRACUSA – Gli agenti del commissariato di Pachino hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per minacce e danneggiamento. L’indagine è scattata a dicembre del 2017 dopo che un ordigno rudimentale aveva danneggiato l’auto dell’avvocato Adriana Quattropani mentre, in qualità di curatore fallimentare, stava ponendo i sigilli a una pompa di benzina a Pachino. L’indagine è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania e condotta dagli agenti guidati da Maria Antonietta Malandrino.
E si è presentato spontaneamente negli uffici della polizia, Giovanni Aprile, 40 anni, ricercato dalla prime ore del mattino nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto di altri tre uomini: Giuseppe Vizzini e i figli Simone e Andrea.
E nell’ordinanza che ha portato all’arresto dei quattro, secondo quello che scrive il Gip Giuliana Sammartino “il clan catanese dei Capello, su richiesta del boss siracusano Salvatore Giuliano, «stava per organizzare un’eclatante azione omicidiaria» per «eliminare lo scomodo giornalista» Paolo Borrometi, direttore del sito la spia.it, per le sue inchieste sul territorio.