Siracusa – Otto medici e un perito del Tribunale sono stati rinviati a giudizio per la morte di un detenuto avvenuta nel 2012 nel carcere di Siracusa. Lo rende noto l’associazione “Antigone” che attraverso il suo avvocato, Simona Filippi, presentò un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa affinché fossero individuati i responsabili della morte dell’uomo, richiedendone il rinvio a giudizio.
Per la morte di Alfredo Liotta, 41 anni, in attesa di giudizio della Cassazione dopo la condanna per mafia e omicidio, avvenuta nel carcere di Cavadonna a Siracusa nel luglio del 2012 sono indagati il Direttore sanitario e sette medici del carcere, nonché il perito nominato dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania.
«Il caso venne portato a conoscenza del Difensore Civico di Antigone – spiega l’associazione – da parte di alcuni familiari del detenuto. Dalle carte emerse come il personale medico e infermieristico che si succedeva dal detenuto, non avesse saputo individuare e comprendere i sintomi né il decorso clinico di Alfredo Liotta e che tali carenze conoscitive ne avessero determinato il decesso».
Secondo Antigone «la scarsa lucidità del paziente avrebbe dovuto allarmare il personale sanitario e far considerare diversamente i rifiuti reiterati della terapia e del cibo che invece furono interpretati come rifiuti volontari». «Il rinvio a giudizio – aggiunge l’associazione – è arrivato ad oltre quattro anni di distanza».