PISA – «Ci aspettiamo che gli indagati dicano cosa è successo quella notte ad Emanuele. Sono fatti inaccettabili per noi, per tutti gli amici, che Emanuele caduto dalla torretta sia rimasto agonizzante e pochi minuti dopo, quando c’era l’appello, nessuno sia andato a cercarlo». «Dopo tanti anni è impossibile che non riescano a dire la verità, che non provino rimorso». Lo dice alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto? 11.30” Isabella Guarino, madre di Emanuele Scieri, il 26enne parà di leva nella Brigata Folgore, originario di Siracusa, trovato morto il 16 agosto 1999 nella caserma di Pisa dove venne assegnato dopo il Car.
«E’ assurdo che Emanuele abbia perso la vita in un luogo dove doveva invece essere protetto – aggiunge sempre Isabella Guarino a “Chi l’ha visto?” -. Da queste nuove indagini, finalmente riusciamo a conoscere come sono andate le cose. Dal primo di agosto si sta aprendo una porta per l’affermazione della verità, grazie alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Ora vogliamo giustizia».