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Industrie senza controllo ambientale

Di Redazione |

Siracusa – La Cisl e la Fp (Funzione pubblica territoriale) aprono una vertenza contro l’Arpa Sicilia. La conseguenza è che tutto il territorio provinciale e, in particolare, la zona industriale rimangono privi del servizio Nov (Nucleo operativo di vigilanza). Infatti, il personale dell’Arpa Siracusa ha sospeso il servizio di pronta disponibilità, attivo nei giorni di sabato e domenica, dalle 8 alle 18.

Alla base della sospensione del servizio ci sarebbe una carenza di fondi per pagare il personale che viene impiegato nei controlli ambientali e di tutela dei cittadini. Il segretario provinciale della Cisl, Paolo Sanzaro, e quello della Funzione pubblica territoriale, Daniele Passanisi, hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto Giuseppe Castaldo perché un suo autorevole intervento possa fare riprendere l’importante servizio di controllo ambientale.

Sono decorsi 16 anni dall’istituzione del Nov, nato da un protocollo d’intesa dei Comuni della zona ad alto rischio di crisi ambientale ed è stato voluto fortemente dal territorio e dalla prefettura di Siracusa per tutelare sempre di più i cittadini residenti nelle vicinanze del polo industriale del siracusano, tra i più grandi d’Europa. L’obiettivo principale del protocollo d’intesa era ed è di vigilare significativamente sull’inquinamento del territorio tramite controlli delle emissioni in atmosfera. L’inquinamento industriale è, quasi sempre, la causa di patologie. In tutti questi anni il personale dell’Arpa Siracusa è stato impegnato sempre più in un’opera per la salvaguardia, il controllo e il recupero dell’ambiente, garantendo alle amministrazioni locali il supporto tecnico scientifico e analitico nelle diverse matrici ambientali: aria, acqua, suolo, rifiuti solidi e liquidi, inquinamento acustico ed elettromagnetico negli ambienti di vita, radioattività ambientale.

Il servizio, come si legge nella nota della Cisl inviata anche ai sindaci di Augusta, Floridia, Melilli, Priolo, Siracusa e Solarino, i cui territori sono stati dichiarati ad alto rischio ambientale, è stato finanziato fino a dicembre 2015 dall’Asp di Siracusa e da gennaio 2016 a febbraio 2017 è stato garantito e finanziato da Arpa Sicilia, essendo le risorse e il personale transitati dalle Asp siciliane all’Arpa regionale ai sensi della legge regionale 9/2015.

«Il servizio – hanno detto Sanzaro e Passanisi – deve ripartire al più presto per dare garanzie e tutela ai cittadini. Vista la decisione unilaterale di Arpa Sicilia abbiamo chiesto al prefetto di convocare urgentemente un tavolo tecnico per stipulare un nuovo protocollo che riattivi il servizio di vigilanza e ridefinisca l’impegno della stessa Arpa regionale a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini del siracusano».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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