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Dipendenti sfruttati e licenziati, bar sequestrato a Siracusa

Di redazione |

Siracusa – Era dal 2006 che i dipendenti di un bar, con annessa area di rifornimento carburanti, lavoravano per oltre 8 ore al giorno, tutti i giorni, senza riposo settimanale o ferie. Ed oltre ad essere sottopagati, erano costretti a firmare le buste paga con l’importo di ciò che realmente sarebbe spettato loro. Senza potersi lamentare, a pena di licenziamento. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa, che hanno denunciato i titolari per estorsione aggravata e continuata in concorso. Il locale è stato posto sotto sequestro e il Tribunale di Siracusa ha nominato un amministratore giudiziario. Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di 200 mila euro.

Tra le vittime, dopo avere sopportato per anni di essere pagata con poche centinaia di euro, una barista che fu licenziata in tronco per avere chiesto un aumento di 100 euro al mese perchè aveva avuto un bambino e, col marito disoccupato, non ce la faceva a tirare avanti. Poco dopo un’altra dipendente fu licenziata perchè aveva fruito periodi di malattia. Anche lei veniva retribuita con qualche centinaio di euro al mese, spesso corrisposti anche in ritardo.

Il malumore che serpeggiava tra i dipendenti fece un’altra vittima pochi mesi dopo, poichè anche uno degli addetti alla pompa di rifornimento venne licenziato per essersi lamentato di una paga troppo bassa per le 12 ore di lavoro al giorno che svolgeva. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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