CATANIA – Il coordinamento delle iniziative di vigilanza e controllo dei territori nelle aree rurali e coltivate, soprattutto quelle contigue tra le province di Catania e Siracusa, sarà l’obiettivo di una Conferenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza delle due province convocata per la mattinata di venerdì prossimo nella Prefettura di Siracusa, dal Prefetto di Catania Claudio Sammartino, d’intesa con quello di Siracusa. Lo rende noto la Prefettura di Catania. All’incontro parteciperanno i Questori, i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza di Catania e Siracusa, i dirigenti degli Ispettorati ripartimentali delle Foreste, i comandanti delle Polizie Provinciali, il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale Sicilia Orientale e della XII Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato Sicilia Orientale.
«Da tempo – sottolinea la Prefettura etnea – sono in corso iniziative di vigilanza e controllo, in un primo momento avviate in fase sperimentale nel Calatino, successivamente estese alle zone coltivate dell’acese e a quelle pedemontane etnee in occasione della Riunione tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia tenutasi il 9 dicembre del 2019 nella Prefettura di Catania, alla quale hanno partecipato i sindaci dei territori interessati e le associazioni di categoria». Nella riunione del 21 febbraio verranno anche esaminate le linee progettuali del sistema di videosorveglianza in ambito rurale promossa dalla Regione Siciliana e da finanziare con risorse del «Pon legalità». A tale riguardo è stato costituito un gruppo di lavoro nella Prefettura di Catania cui partecipano le Prefetture di Siracusa, Ragusa ed Enna ed i rappresentanti delle Forze dell’Ordine per realizzare una «mappatura» dei territori funzionale alla migliore definizione del progetto di videosorveglianza che costituirà importante ausilio per il lavoro di prevenzione delle Forze dell’Ordine. Nella riunione nella Prefettura aretusea verranno definite, d’intesa, le iniziative di vigilanza e controllo del territorio, nell’ambito di tali linee programmatiche.
Da tempo alla prefettura di Catania sono in corso iniziative di vigilanza e controllo in un primo momento avviate in fase sperimentale nel Calatino. Le iniziative sono state successivamente estese alle zone coltivate dell’acese e a quelle pedemontane etnee in occasione della Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia del 9 dicembre 2019 al Palazzo del Governo di Catania, alla quale hanno partecipato i Sindaci dei territori interessati e le Associazioni di categoria.
Nell’occasione, era stata evidenziata l’importanza del lavoro svolto mediante l’implementazione dei controlli interforze volti sia al contrasto dei furti di agrumi, sia ad una più incisiva lotta al fenomeno del «caporalato». Sono state eseguite anche verifiche sull’intera filiera di produzione e vendita agrumicola, con controlli effettuati sia nei mercati rionali che nei centri di grande distribuzione che hanno consentito un innalzamento del livello di sicurezza riguardo alla genuinità dei prodotti immessi sul mercato, prevenendo il consumo di alimenti potenzialmente nocivi per la salute dei cittadini.
Oggi, ricorda la Prefettura di Catania, a seguito di un’operazione di polizia interforze nella sede del locale mercato ortofrutticolo, sono stati avviati controlli nei confronti di tre operatori con i seguenti esiti: sequestro amministrativo di circa 35 tonnellate di agrumi e rilevazioni di posizioni lavorative irregolari. Inoltre, lo scorso martedì 18 febbraio, a seguito di attività congiunte eseguite dalla Guardia di Finanza e dalle Polizie Locali in Paternò, Acireale e Caltagirone, sono stati sequestrati, tra gli altri, circa 900 Kg. di agrumi e constatata l’omessa installazione di misuratore fiscale nei confronti di nove ambulanti, tre dei quali percettori del reddito di cittadinanza.