Cassibile (Siracusa) – Per anni si è fantasticato sull’utilizzo della grande struttura che si trova nel cuore del canyon più profondo d’Europa: un hotel, un centro di informazioni turistiche, un museo. Nulla di tutto ciò. La centrale idroelettrica di Cassibile è tornata ad espletare il compito per cui era stata pensata e costruita 110 anni or sono: produrre energia grazie alla forza dell’acqua. Ieri il taglio del nastro. L’eterno ritorno, ma non un ritorno al passato.
Vero e proprio gioiello di archeologia industriale, l’impianto è stato regolarmente in servizio fino al 2005, quando un fenomeno franoso ha interessato il costone che sovrasta l’unica strada d’accesso, rendendo impossibile raggiungere la Centrale e, quindi, bloccandone il funzionamento.
Luca Selmi, responsabile della nuova centrale idroelettrica nel cuore della Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile svela i dettagli dell’operazione targata Enel Green Power. «E’ una centrale – dice Selmi – costruita nel 1908. Nella sua vita ha subito tanti eventi, tra cui i bombardamenti della seconda guerra mondiale, l’alluvione del 1951, saccheggianti vari nel tempo e per ultima la frana nel 2005». A seguito dell’ultimo evento calamitoso per la centrale, furono stanziati dalla protezione civile regionale 600 mila euro per la messa in sicurezza dell’area intorno al fabbricato e della strada che conduce alla centrale. Lavori realizzati in tempi record che hanno messo tutta l’intera valle in sicurezza. Il 5 marzo del 2013 è la data che segna l’inizio della rinascita: Enel Grenn Power presenta il progetto per i lavori di manutenzione straordinaria all’amministrazione avolese per ottenere l’autorizzazione edilizia necessaria per cominciare i lavori.
Sono stati stanziati 5 milioni di euro per il rifacimento dell’intera centrale a partire dalle opere di presa, i 9 km di canale di derivazione e condotte forzate. Il gruppo installato all’interno della centrale è di circa 2 megawatt di potenza e riesce a soddisfare il fabbisogno di mille famiglie. Un impianto ad energia rinnovabile, pulito e che funziona tutto l’anno. Da ieri quindi l’acqua del fiume Cassibile torna a produrre energia. Soddisfatto il sindaco di Avola Luca Cannata nel cui territorio batte la centrale. «E’ un recupero che serve da monito a tutto il territorio. Una bellissima dimostrazione di come si può fare tanto, rispettando l’ambiente».