Siracusa
Caso Scieri, la magistratura ordinaria si occuperà del processo
ROMA – Sarà la magistratura ordinaria ad occuparsi del processo per l’omicidio di Emanuele Scieri, il parà ucciso nella casera Gamerra di Pisa il 13 settembre 1999. Lo ha deciso la prima sezione penale della Corte di Cassazione, risolvendo così il conflitto di giurisdizione insorto tra il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale militare di Roma e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pisa. La Corte ha dichiarato la giurisdizione del giudice ordinario, disponendo la trasmissione degli atti al Gip del Tribunale di Pisa.
«La decisione della Corte di Cassazione di assegnare il processo alla magistratura ordinaria è un premio agli sforzi fatti dalla procura di Pisa di arrivare finalmente alla verità». Lo ha detto Francesco Scieri, fratello di Emanuele Scieri, commentando il pronunciamento della Suprema Corte sul conflitto di attribuzione. La Cassazione ha risolto un conflitto di giurisdizione rimettendo al tribunale ordinario la competenza sul processo. Per la morte di Scieri tre ex commilitoni – Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico – sono accusati di omicidio volontario, e sono imputati insieme all’ex comandante della Folgore, Enrico Celentano, e all’ex ufficiale Salvatore Romondia, indagati per favoreggiamento.
«Desidero però ringraziare – ha aggiunto Francesco Scieri – anche la procura generale militare che ha mostrato lo stesso impegno, però riteniamo che Pisa sia la sede più giusta dice celebrare il processo. Credo inoltre che questo pronunciamento sia in qualche modo riparatorio perché permette alla procura pisana di riscattare la prima inchiesta conclusa con un’archiviazione. In questi anni i magistrati pisani hanno dimostrato una maggiore volontà di accertare i fatti rispetto a vent’anni fa. Forse questo è stato possibile anche in virtù dell’esito della commissione parlamentare d’inchiesta o per un generale cambiamento di clima nel Paese. E’ però un fatto oggettivo che la procura adesso ha messo in pratica su questa vicenda una maggiore determinazione per arrivare alla verità». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA