Maltempo
Case, garage e negozi allagati: bomba d’acqua mette Pachino in ginocchio
E' conta dei danni nel Comune siracusano per un forte nubifragio che si è verificato ieri con danni ingenti per i quali la sindaca Carmela Petralito chiederà lo stato di emergenza
Cominciata la conta dei danni, ma anche delle polemiche per una bomba d’acqua che ha messo in ginocchio Pachino. Case, garage e negozi allagati, campagne diventate laghi ed ingenti danni all’agricoltura. Il maltempo ha provocato danni anche alle strade e lasciato alcuni rioni senza energia elettrica. Come è accaduto alle case popolari di via Mascagni. La bomba d’acqua arrivata ieri verso le 13,30, ha colto di sorpresa anche la macchina della Protezione civile, a corto di mezzi. "Abbiamo soltanto una jeep di almeno 20 anni – dice il vice sindaco Aldo Russo -. E’ stata una fortuna se oggi non piangiamo vittime. Bastava che l’acquazzone durasse un pò di più e sarebbe stata una catastrofe". Strade allagate anche nella borgata di Marzamemi con l’acqua che è finita nel porticciolo della "Fossa" trascinandosi in mare canne, detriti e fango. Gli abitanti dei a piani terra hanno dovuto disfarsi di mobili e suppellettili. Domani dopo la ricognizione dei danni, la sindaca Carmela Petralito chiederà alla Regione lo stato di emergenza, dopo avere quantificato i danni. "Sto seguendo la situazione attimo per attimo e ho convocato per oggi pomeriggio" – scrive la sindaca – "presso la sede della protezione civile, una riunione della giunta municipale, per fare il punto insieme ai dirigenti dei settori interessati e programmare gli ulteriori interventi".
Stamane a Pachino è arrivato anche il deputato di riferimento della zona, Riccardo Gennuso. Il parlamentare di Forza Italia si è reso conto che a Pachino va riorganizzata la Protezione civile. "Chiederò alla Regione – dice Gennuso – di finanziare la Protezione civile per l’acquisto di mezzi e sono necessarie opere pubbliche a salvaguardia di un territorio fragile. La situazione a Pachino va attenzionata e la popolazione va difesa, anche perchè non siamo in grado di valutare altri disagi provocati dalle condizioni atmosferiche".
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