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Balneabilità: come sta il mare aretuseo? Bene, grazie

Di Francesco Nania |

SIRACUSA – L’Arpa ha avviato un’attività di monitoraggio delle acque che ricadono nel compartimento marittimo di Siracusa. Dopo il nulla osta ottenuto da Marisicilia, i tecnici dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sono scesi in mare con un mezzo nautico di poco meno di 3 metri all’interno della zona di mare destinata alla balneazione. L’obiettivo è quello di verificare la salute del nostro mare alla vigilia dell’avvio della stagione estiva anche se le alte temperature di questi ultimi giorni, hanno già di fatto avviato la stagione balneare.

L’intervento fa seguito anche alle ordinanze emanate dalla Capitaneria di porto finalizzate alla tutela del mare e delle aree di interesse archeologico del Compartimento Marittimo di Siracusa.

In attesa del responso dei tecnici dell’Arpa, il cui monitoraggio si conclude il 30 giugno, la qualità delle acque di balneazione fanno parte del dossier del Ministero della Salute, portale delle acque. Prima dell’avvio della stagione balneare il Laboratorio di Sanità Pubblica ha sottoposto a revisione tutte le aree balneabili della provincia di Siracusa, aggiornando la lista dei punti di prelievo con l’inserimento di nuove aree e l’eliminazione di punti di monitoraggio non significativi. Dallo schema pubblicato non emergono al momento situazioni di particolare allarme.

I prelievi delle acque e la relativa analisi fanno riferimento al primo giugno. Dal quadro analitico emergono situazioni confortanti. Per la stragrande maggioranza della nostra costa, infatti, i valori limite dei parametri microbiologici sono sotto la soglia limite e quindi il tratto di mare preso in esame è balneabile. Il dato è riferibile, ad esempio, a Belvedere San Giacomo, Forte Vigliena, Cala Muraglia rossa, Plemmirio Costa Bianca, Due fratelli, Fontane Bianche dalle sorgenti al Lido Sayonara, Fanusa, Arenella, Piliceddi, Plemmirio, Costa Bianca, Terrauzza, Villaggio Minareto, punta Castelluccio.

Emblematico al caso di Punta Carrozza, dove, malgrado la qualità delle acque di balneazione siano considerate buone, è temporaneamente vietata per il pericolo di cedimento del costone. Temporaneamente vietate per inquinamento sono Lungomare Alfeo, la spiaggetta della Marina, Punta Spinazza, la spiaggia della Maddalena, Torre Ognina.

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