Una start up per fare re-incontrare gli italiani

Di Carmen Greco / 30 Marzo 2020

Catania – Si sono laureati all’università di Catania, hanno fatto gli “emigrati” per qualche tempo, hanno acquisito professionalità e mentalità “europee”, dopodiché hanno deciso di puntare di nuovo sulla Sicilia (e sulla Sardegna) e sui suoi punti di forza. Giuseppe Mazzeo con la fidanzata Alice Bongiovanni e Gaetano Abate, tre 26enni di Catania (nella foto, Mazzeo è al centro) hanno dato vita a una start up che si occupa di gestire gli affitti brevi delle case vacanza, non solo dal punto di vista dei turisti che le cercano, ma anche da quello dei proprietari che spesso non sanno come districarsi nella giungla degli affitti “fai da te”. Il nome, geniale, “FreedHome” gioca proprio sulla libertà di poter accedere ad un settore sempre più richiesto degli affitti turistici non convenzionali.

Certo, il coronavirus ha investito tutto e tutti, soprattutto il settore turistico che non si riprenderà facilmente, ma la voglia di fare è solamente “congelata” l’idea è valida e, appena possibile si ripartirà da dove è stata interrotta.

A Giuseppe Mazzeo, il fondatore della start up l’idea era brillata in testa durante il suo “periodo londinese”. Laureato in economia aziendale a Catania, master in imprenditorialità e strategia aziendale alla Bocconi, “galeotto” fu l’Erasmus che gli ha permesso di fare un’esperienza i lavoro a Londra. «Ho sempre pensato che in Italia ci sia bisogno di imprenditori, soprattutto in Sicilia, per far crescere il mercato. Oggi abbiamo a disposizione mezzi di comunicazione e tecnologie che ci consentono di poterci rapportare con tutto il mondo, cosa impensabile fino a 20 anni fa e, quindi, è il momento della svolta. Certo, nessuno di noi avrebbe potuto prevedere quello che sta accadendo. Sfortunatamente siamo abbastanza bloccati perché chiaramente il flusso il flusso turistico è quasi azzerato punteremo molto sul turismo italiano appena finirà la crisi così da cercare di aiutare il più possibile i proprietari di casa ad occupare il proprio immobile». Tutto è nato a Londra, dove Giuseppe Mazzeo si era occupato del settore finanza e contabilità per i concerti dell’O2 Arena «è stata una bella esperienza, soprattutto perché vedevo i concerti gratis (ride ndr) e poi perché agire con persone che lavorano in una multinazionale ti fa crescere tantissimo. Capisci che fuori Catania c’è un mondo, ci sono meccanismi che da noi non vengono recepiti, soprattutto c’è il lavoro in team, un aspetto molto importante da noi praticamente inesistente».

Così Mazzeo per mettere su il suo business è partito da quello che aveva imparato a Londra: occuparsi della totale gestione delle case da affittare. «Lì ho avuto la possibilità di un contatto importante nel mondo del turismo che mi ha consentito di studiare le caratteristiche del settore. Ho capito che il mercato è molto dinamico soprattutto con il boom dei voli low cost che “costringono” la gente da organizzarsi per tempo». FreedHomeItalia – lanciata tre mesi fa – è già operativa a Nicolosi, Ortigia, Villasimius, Costa Rei, Cagliari e si trova on line, su Fb e WathsApp. «In Sicilia e in Sardegna (regione rientrata nel progetto perché la fidanzata di Mazzeo lavora lì ndr) vedevo le stesse condizioni – racconta -, cioè posti che turisticamente hanno tutto, ma che non sono “sfruttati” in proporzione alle loro risorse. Così, puntando ad un target di viaggiatore trentenne, mi sono reso conto che la gente oggi si muove per provare delle esperienze, e quale miglior modo di “calarsi” nell’autenticità di un luogo se non abitare nelle stesse case dei “local”? Così abbiamo lanciato questa sorta di agenzia di viaggi telematica che si muove su due fronti: il proprietario di casa che vuole affittare ma non sa come relazionarsi con i turisti, soprattutto stranieri, e i turisti stessi in cerca di esperienze».

Cosa fa di preciso la start up? «Ci occupiamo – spiega Giuseppe Mazzeo – di inserire gli annunci sui principali canali dove la gente compra i biglietti (per esempio Ryanair) o cerca case in affitto. Facciamo le foto professionali della casa da affittare, aggiungiamo descrizioni bilingue, spieghiamo tutta la logistica (distanze, mezzi pubblici, luoghi di interesse, mercati etc. etc.) e piazziamo questi annunci su diversi canali. Una casa ha certe caratteristiche?, noi la inseriamo sul canale che “copre” quel determinato target che – pensiamo – possa incontrare il gradimento del turista-tipo e costruiamo un “affitto” a seconda delle sue richieste». Un esempio? «Se uno va a Taormina è più probabile che il mare rientri nelle sue mete, se invece, sceglie il centro storico di Catania e Siracusa magari pensa a visitare siti archeologici e musei. Forniamo ai turisti una descrizione che metta in risalto i punti di forza della casa, quanto è distante la spiaggia nel primo caso, quali spettacoli o mostre siano in corso nel secondo, e così via…».

Rendere “appetibile” una casa-vacanza dipende poi da altre variabili che sono studiate fin nei minimi particolari. Uno di questi è la pulizia. «Se il proprietario offre la disponibilità alla totale gestione della casa, dalle pulizie al cambio lenzuola, dalla presenza del wi-fi al check in, tanto per fare degli esempi, ci occupiamo noi di tutto. Lui è senza pensieri, la gestione professionale della sua casa consolida l’affitto come forma d’investimento e noi incassiamo parte dell’affitto (che poi è il nostro guadagno).

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: catania coronavirus Emigrati londra mazzeo sicilia