Da piccola cantava le canzoni di Giorgia e suo padre le faceva ascoltare Joni Mitchell, Stevie Wonder, Tracy Chapman e tanta musica jazz. Roberta Finocchiaro. oggi, non è più la bambina che si addormentava sulle note di Nathalie Cole. Adesso è una donna cresciuta a pane e musica, una rockeuse che delle sette note ha fatto la sua vita. Tre gli album fin qui realizzati con l’etichetta catanese di Simona Virlinzi, Tillie Records, “Foglie di Carta”, “Something True” e “Save Lives With the Rhythm”. Tre dischi che rappresentano il manifesto musicale di Roberta, scricciolo di puma, capace di tirare fuori le unghia e, soprattutto, la voce, dando prova di una capacità compositiva istrionica, pronta ad assorbire i suoni della sua infanzia e tutto quello che la circonda.
Oggi, Roberta annuncia un evento che segnerà la sua carriera con due concerti d’eccezione negli Stati Uniti. Il 29 settembre all’Hotel Cafè di Los Angeles, e il primo ottobre alla Transparent Clinch Gallery di Asbury Park, New Jersey.
Il 29 settembre sarà l’Hotel Cafè ad ospitare lo show di Roberta: un locale dedicato alla musica dal vivo, attivo sette giorni su sette, che ha contribuito al successo di moltissimi grandi cantautori degli anni 2000. Tra gli artisti che si sono esibiti all’Hotel Cafè basta citare John Mayer, Chris Martin dei Coldplay, Mac Miller, James Bay, David Ryan Harris, Adele, Damien Rice, Sara Bareilles, Billie Eilish, Bruno Mars, Lord Huron, Hozier, Katy Perry, Mumford and Sons, Ray Lamontagne, Gary Clark Jr, Ed Sheeran, Leonard Cohen, Alanis Morissette.
«È incredibile e davvero emozionante per me – racconta Roberta Finocchiaro – sapere che anche io farò parte della “storia” di questo locale in cui si sono esibiti artisti che stimo da sempre e che hanno ispirato moltissimo il la mia musica».
Il primo ottobre, invece, per Roberta, si accenderanno le luci della Transparent Clinch Gallery ad Asbury Park, «un luogo fatto di arte e musica in cui si ritrovano stampe, libri, vinili e ritratti delle rockstar realizzati dal famoso fotografo Danny Clinch, da Johnny Cash a Tupac Shakur, da Björk a Bruce Springsteen. Il suo lavoro è apparso su centinaia di copertine di album e in pubblicazioni di riviste iconiche e nella sua galleria si organizzano spesso concerti e jam session in cui alle volte anche Danny stesso si unisce suonando la sua armonica».
«Per me – continua Roberta – che ho sempre amato la fotografia e la musica è davvero un sogno poter suonare in un luogo pieno di energia artistica come questo».
Ma le sorprese non finiranno qui visto che le tappe statunitensi potrebbero riservare a Roberta Finocchiaro una momento da registrare nella mente e di cui fare tesoro. Un incontro con The Boss? Bocca cucitissima sia da parte di Roberta che della sua manager Simona Virlinzi che già in passato ha avuto modo di incontrare Bruce Spingsteen. E che Roberta sia una grande ammiratrice del Boss per antonomasia della musica rock “Made in Usa”, lo dimostra anche il fatto che pochi anni fa ha partecipato al primo contest dedicato a Bruce Springsteen, “Cover Me”, con la canzone “New York City Serenade”, vincendo il premio della critica.
I sogni bisogna… sognarli, e bisogna avere la capacità di trasformarli in realtà, e finora Roberta c’è riuscita. Come racconta nel libro “Cielo la mia musica!” (Domenico Sanfilippo Editore – Compagnia Nuove Indye): «…I sogni sono fatti di sensazioni ed energie. Io penso che il mondo è stato creato per i sognatori perché se non ci fossero i sognatori non ci sarebbe la speranza e l’essere umano vive di speranza, credere in qualcosa è il motore dell’umanità. I sogni sono fatti dal desiderio, dalla paura dell’ignoto, il sogno è l’essere… consapevolezza di voler essere qualcosa, il sogno è la sensazione di completezza. Sognare è vedere la vita con gli occhi dell’anima. Quando si seguono i sogni con determinazione molte volte si ottengono bellissimi risultati…». A buon intenditore…
Per il momento non resta che augurare a Roberta, orgoglio della nostra terra, buon viaggio allòa conquista degli States.