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la storia

Reiwa Engine, da Vittoria a Dubai: col suo robot che pulisce pannelli fotovoltaici in due anni ha scalato il successo nella meccatronica industriale

I fondatori, Salvo Salerno e Salvatore Occhipinti: «Combattiamo ogni giorno per svecchiare un territorio in cui le risorse sono proprietà»

Di Santina Giannone |

«Il vero traguardo che mi darà soddisfazione? Cambiare, anche di poco, le regole del gioco. Rendere la vita più facile ai talenti che hanno voglia e capacità per emergere e che ancora, troppe volte in Sicilia, rischiano di essere sommersi dalle difficoltà sociali, strutturali, economiche, anche qualche volta dalla pochezza di chi non sa guardare oltre».È stato un capodanno ricco di brindisi quello di Salvo Salerno, amministratore di Reiwa Engine, la società che in due anni ha scalato tanti successi nel mondo della meccatronica industriale. Una storia di successo per aprire la finestra sul 2024.“SandStorm”, il robot gioiellino che rappresenta il prodotto di punta della società con sede a Vittoria e che ha rivoluzionato il mondo dell’energia rinnovabile grazie alla capacità di pulire a secco i pannelli dei grandi impianti fotovoltaici, ha conquistato alcune grandi commesse con aziende come Enel, in Italia e in Europa ed è da poco arrivato negli Emirati Arabi con una sede a Dubai.

Eppure le riflessioni di Salerno, che nell’ultimo anno ha fatto un percorso importante, vincendo diversi premi tra cui lo Smau per l’Innovazione, poi il premio della Fondazione America come innovatore e infine anche il riconoscimento del territorio con il premio “Ragusani nel mondo”, sono ancora spesso legate alla fatica che sconta chi vuole fare impresa, soprattutto nel settore innovazione, in Sicilia.«In questi anni le difficoltà sono state tante e non solo quelle legate in maniera fisiologica alla nascita di un’idea d’impatto e rivoluzionaria che fa fatica ad acquistare credibilità – racconta Salerno che, insieme al socio, Salvatore Occhipinti, ha fondato Reiwa nel 2019 – ma anche quelle legate a un’infrastruttura sociale vecchia, infarcita di criteri padronali, in cui le risorse sono proprietà e anche le idee. Abbiamo fatto fatica conquistare fiducia, soprattutto quella del territorio. All’inizio ogni cosa prevedeva ritardi, proteste, lotte: abbiamo rischiato di far lavorare le persone senza una stabilità perché mancava il cambio di destinazione d’uso del capannone dove lavoravamo inizialmente; combattiamo ogni giorno con delle infrastrutture carenti e con la difficoltà di mantenere la nostra sede produttiva in Sicilia».

Il problema più grande resta quello delle persone: tanti siciliani di ritorno mirano a riprendere la via di casa, ma Vittoria non è tra le mete che ha grande forza attrattiva.«Le infrastrutture sono carenti – racconta Salerno -, la zona è periferica e non solo dal punto di vista geografico, ma anche sociale e culturale. Le persone si candidano per lavorare in Reiwa, ma poi scelgono città come Catania o Palermo perché sono dei centri più attrezzati e vivaci. Questo ci penalizza moltissimo, ma noi non demordiamo. Nonostante tutto, siamo riusciti a costruire una posizione solida che oggi ci viene riconosciuta e grazie alla quale da qualche giorno è arrivato come direttore generale una personalità che ha grande esperienza industriale all’estero».Il salto di Reiwa è arrivato nel 2022, grazie al supporto del gruppo BREMBO e di Kilometro Rosso, il distretto innovativo di Bergamo. Proprio con Kilometro Rosso Reiwa ha avuto accesso al fondo internazionale Cysero EuVeca.I traguardi in lista sono tanti anche per il 2024, tra cui l’ampliamento della produzione e il lancio commerciale di SandStorm negli Emirati Arabi e in America Latina.Ma quelli che fanno battere il cuore di questo comisano coriaceo sono ancora quelli legati alle condizioni di una Sicilia «bella e disperata, verso cui provo una grande attrazione ma anche tanta rabbia. Perché il cambiamento è in atto, ma con una lentezza esasperante e tocca a noi dargli una spinta. Per questo il mio sogno rimane che i miei due figli, adesso molto piccoli, domani abbiano delle condizioni diverse a disposizione per costruire il proprio futuro».

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