Oriana Milazzo, la stella siciliana del basket entra in un monastero di clausura

Di Redazione / 27 Giugno 2024

Da stella del basket italiano a suora di calusura. E’ la storia di Oriana Milazzo, 33 anni, canicattinese, ex playmaker in A1 con Priolo ma anche con la Nazionale Under 18 e Under 20. Il 28 giugno – come racconta Avvenire – alle 17 nella chiesa di Santa Maria di Gesù, ad Alcamo farà, nel corso della messa, “la professione solenne”. Ha scelto di chiamarsi suor Chiara Luce di Maria dimora della Santissima Trinità. Un nome che unisce, a quello della fondatrice, quello della ligure Chiara Luce Badano, la giovane laica focolarina beatificata nel 2010. Chiara Luce – come ha spiegato la diocesi di Trapani – sarà accolta dall’abbadessa delle clarisse di Alcamo, madre Virginia Formoso, mentre dal ministro provinciale dei Frati minori, padre Antonino Catalfamo, che presiederà la messa, riceverà l’anello e la benedizione solenne. La celebrazione verrà trasmessa in diretta sul canale Youtube dei Frati minori di Sicilia (collegamento al link https://www.youtube.com/@ofmsicilia).

Oriana oltre alla passione per la pallacanestro, che condivide con la sorella Ilaria, è stata la Fede a guidare Oriana. Ha infatti mosso i primi passi sportivi ad Alcamo e dai suoi genitori fu affidata a una famiglia di terziari francescani che frequentavano la chiesa del monastero e permettendole d’iniziare a conoscere la comunità delle Sorelle povere. Poi il trasferimento a Priolo, l’esordio in A1 e la convocazione in Nazionale. «C’era qualcosa che continuava a mancarmi, sentivo una insoddisfazione in me» come aveva raccontato a Marilisa della Monica proprio su Avvenire in occasione dei voti temporanei. E così vi è l’impegno in parrocchia, la decisione di proseguire gli studi di Medicina con l’obiettivo, all’orizzonte, di diventare medico missionario. Ma alla Giornata mondiale della Gioventù di Madrid nel 2011 la chiamata della Fede diventa chiara. Si riaccosta al monastero di Alcamo e alle Sorelle povere, iniziando così il cammino nuovo con le clarisse. Due anni di postulantato ad Alcamo, un anno di noviziato nel monastero di Città della Pieve, altri due ad Alcamo fino alla professione temporanea, il 13 maggio 2019. Un cammino di discernimento e un percorso formativo impegnativo, intenso, bello. Vissuto, sottolinea Chiara Luce, con l’aiuto della famiglia: i genitori «mi hanno sempre sostenuta e fatta sentire amata». Quel cammino ora approda alla professione solenne. A una vita di preghiera, povertà, fraternità, nel carisma di santa Chiara.

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Pubblicato da:
Fabio Russello