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“Il respiro della Luce”: così le incisioni di Francesco La Rosa su pelle e cuoio diventano arte

L'artista 36enne, maestro del “microcarving”, espone al Nelson Mandela di Misterbianco

Di Roberto Fatuzzo |

Un assoluto inedito da non perdere alla Galleria dell’Aula Fabrizio De Andrè al Nelson Mandela di Misterbianco, l’emozionante Mostra di incisioni su pelle “Il respiro della Luce” dell’artista catanese Francesco La Rosa, 36 anni, che dopo un lungo cammino di ricerca su strumenti e materiali è arrivato alla realizzazione di opere uniche attraverso il “microcarving”, di cui da autodidatta è diventato un caposcuola richiesto in varie parti del mondo: l’inusuale microincisione di superfici di pelle e cuoio, con bisturi e coltelli. Un’affascinante forma d’arte che impressiona per la meticolosità del dettaglio e per la perizia tecnica che non ammette imperfezioni e margini d’errore d’esecuzione, «con un vivido potere suggestivo ed emozionale». 

L’arte incisa sulla pelle. «La Skin Art di La Rosa – scrivono gli esperti – mostra il volto della Rinascita». L’artista ha impiegato molti anni a sperimentare: finiti gli studi artistici, è passato dalla fotografia alla pittura al restauro d’arte, e da disegnatore ha pure realizzato tatuaggi. Alla fine del percorso, dal design di album fotografici, è arrivato alla lavorazione della pelle e del cuoio, che «l’ha affascinato in una dimensione storica e ancestrale». E con la “microincisione” vi troviamo ritratti realistici, moderni o di matrice classica. 

Nuovi mezzi e canali espressivi per comunicare bellezza e creatività. Francesco ha ospitato più volte “Fashion week” e “Linea Pelle” a Milano, ha svolto Mostre a Miami e Los Angeles. «Cerco di dare una seconda vita al cuoio, per me intramontabile – spiega Francesco – scalfendolo per ogni millimetro e valorizzandolo con la microscultura; facendo uscire la luce dall’ombra, con mille dettagli, sfumature e chiaroscuri, il che non è facile. Non si può fare una bozza o schizzo iniziale, e non si può cancellare, quindi prima studio e poi realizzo: questa è la mia arte, che non è da tutti. Sono ossessionato dai dettagli, che amo, mi piace prendere ciò che è realistico ed “esasperarlo”. Più avanti si va, più si studia e si inventa. E sono fiero di quel che faccio». Un’arte “primitiva”, diffusa nel tempo e tra i popoli, ma attuale, reinterpretata con tecniche e strumenti differenti, con tantissimo lavoro meticoloso, mania dei dettagli e gusto per il rischio. Una tecnica ora riconosciuta, applicata in più contesti con mille sfaccettature (l’arte, la moda, il design, l’arredamento, l’automobilismo) e molto apprezzata; e La Rosa – che opera contestualmente con entrambe le mani – ha già lavorato anche in America, ha avuto varie committenze importanti come a Dubai e con marchi di lusso e star. Anche se conosciuto con contatti in Italia e all’estero – con sponsor come Vicenza Pelli per il cuoio e l’Americana Leatherman per i coltelli – nella sua Sicilia non ha ancora ottenuto la notorietà, gli spazi e i consensi che meriterebbe. 

Con la passione per l’arte fin da bambino, Francesco dopo lunghi anni a Misterbianco vive attualmente a Piano Tavola. Fa anche beneficenza con un’associazione, aiutando con le proprie opere tanti bambini. Dopo aver creato borse e capi, rappresentato immagini del Rinascimento e del “Cenacolo di Leonardo”, e ritratti fotorealistici, l’artista sperimenta ancora nuove strade e tendenze innovative. Progetta un’Art Therapy nelle scuole; e non nasconde di voler approfondire le sue esperienze nel sacro, per chiese e musei. A Misterbianco, sta fortemente emozionando i visitatori, con consensi unanimi. In particolare, “L’ultima cena” (8,8 metri per 4,6), anche se in allestimento forzatamente ridotto per la dimensione della parete, lascia stupefatti. La mostra prosegue, dalle 18 alle 20,30 secondo il seguente calendario: 3,11,12,18,19,21,24 e 26 febbraio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA