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Lucia Blanco, la Sandy di “Grease” originaria di Augusta: «Il palco è la mia vita»
Catania – Un’emozione intensa, «probabilmente la più forte di questa tournée». L’ha provata venerdì sera sul palco del Metropolitan di Catania Lucia Blanco, la Sandy nell’edizione speciale di Grease messa in scena dalla Compagnia della Rancia per festeggiare il ventennale dell’allestimento del musical firmato Saverio Marconi. «Quando ho visto tutte le persone in piedi ad applaudire durante i saluti finali e mi sono resa conto di conoscere la maggior parte di quelle sedute nelle prime file l’emozione è stata davvero incredibile», rivela la performer nata ad Augusta 31 anni fa. «Ero già stata in Sicilia, al Teatro della Notte di Augusta per Sindrome da musical con Manuel Frattini, ma essere a Catania da protagonista in uno spettacolo iconico come Grease ha superato ogni aspettativa. Ero emozionata, ma nello stesso tempo mi sono sentita protetta».
Una protezione rappresentata per Lucia, partita da Augusta nel 2005 per frequentare la neonata Scuola del Musical di Milano, da parenti e amici accorsi per applaudire lei, Guglielmo Scilla (il protagonista maschile Danny Zuko) e tutto il cast. «Mia madre è venuta a teatro tutte le sere e ha comprato da sola qualcosa come 170 biglietti», dice sorridendo la tenace siciliana che si è ritagliata il suo spazio nel competitivo mondo del musical un ruolo dopo l’altro passando da A Chorus Line, La Bella e la Bestia, Mamma Mia, La Febbre del Sabato Sera, Sindrome da musical, Sarà perché ti amo, Dirty Dancing e Footloose scalando la fila un giorno dopo l’altro. «All’inizio il ruolo di Sandy mi ha spaventato perché mi sentivo molto lontana da lei – ammette la Blanco -. Invece, replica dopo replica, senza rendermene conto ho ritrovato il mio lato più dolce e tenero che tenevo ben nascosto proprio come la Rizzo di Grease. Questa per me è stata davvero una sorpresa». Non è stata, invece, una sorpresa accorgersi delle lacrime di mamma Patrizia. «Lei sa quanti sacrifici ho fatto per arrivare fin là – continua -. Papà non ha pianto perché ha un carattere diverso, ma ogni sera mi ha dato un bacio in fronte per dimostrarmi quanto sia orgoglioso di quanto sono riuscita a fare».
La storia di Lucia è di quelle esemplari di una volontà di ferro: audizione per la scuola di musical fatta il giorno prima dell’esame di maturità; partenza appena qualche mese dopo alla volta di Milano e poi tanta dedizione nello studio. «Il canto, il ballo, ma a farmi penare di più è stato riuscire a eliminare la cadenza siciliana. Alla mia insegnante Ilaria Amaldi, che in questo Grease è Miss Lynch, ho fatto mettere tante volte le mani ai capelli. La cosa più difficile è stata separarmi dalla mia famiglia, ma siccome sapevo di voler vivere di palcoscenico lasciare Augusta era necessario, quindi è stato necessario crescere in fretta».
Oggi Lucia continua a vivere a Milano e ai provini e agli spettacoli aggiunge anche l’insegnamento della danza. «Non pensavo di volerlo fare, ma poi ho cambiato idea: è bello poter passare ad altri il proprio sapere. Mi piacerebbe un giorno insegnare in Sicilia, anche se poi se si vuole fare sul serio si deve andare altrove. Questa è la risposta che do a chi mi chiede consiglio per diventare performer di musical». Solo questo? «No, la prima cosa che dico è che bisogna essere sicuri della propria passione. Per poter sperare di arrivare da qualche parte si deve essere nella condizione di non riuscire a pensare ad altro. Se c’è un dubbio o un’incertezza è meglio fare qualcos’altro perché – conclude Lucia – non è detto che i sacrifici richiesti potranno essere affrontati. Io non ho mai avuto tentennamenti: il palco è la mia vita».
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