Sicilians
Il siciliano campione del mondo di cioccolato
«Crederci sempre, arrendersi mai»: è questo il motto del pastry chef Campione del mondo di pasticceria e cioccolateria artistica Tommaso Molara, classe 1978, di Piazza Armerina, ma di casa a Valguarnera e oggi libero professionista, collaboratore di cinque aziende multinazionali, docente in varie scuole e consulente tecnico in Italia e all’estero. Gli ingredienti del suo successo in questa nobile arte ricolma di dolcezza? Cuore, amore, passione, ma anche tanta dedizione, spirito di sacrificio e soprattutto tanto, tantissimo studio.
Un percorso non agevole, quello di Tommaso Molara, che fin dall’età di 10 anni ha iniziato a lavorare in diversi laboratori di pasticceria nei giorni festivi e nel periodo estivo, fino a quando, conseguito il diploma di terza media, ha abbandonato gli studi per il lavoro. Abbandonato la scuola classica, sia inteso, ma senza smettere mai di impegnarsi per imparare la «nobile arte del cioccolato e della pasticceria» attraverso più di 15 corsi di aggiornamento nelle migliori scuole di pasticceria d’Italia, come Etoile e Cast Alimenti. Uno studio continuo che si è unito alla sua «naturale dote artistica» e che ne ha fatto un pluri-premiato pastry chef.
Dal primo concorso nel novembre 2013 in cui diventa campione regionale in cioccolato artistico, cake design e si classifica secondo nello zucchero artistico alle numerose vittorie del 2014, quando partecipa al concorso nazionale di Cake design, superando la selezione assieme alla collega Valentina Graniero (nota cake designer a livello internazionale), piazzandosi primo per la rivista internazionale, secondo come gusto, quinto in classifica generale. Un concorso che lancia Tommaso Molara a livello nazionale, aprendo una collaborazione con il “Cake Design Festival Sigep”. Sempre nello stesso anno, Tommaso Molara partecipa al primo concorso internazionale di Cioccolateria artistica, classificandosi nei primi cinque posti; prende parte al prestigioso concorso di pasticceria del Sud Italia nel quale si piazza al terzo posto; successivamente partecipa al concorso Ristoworld International classificandosi al secondo posto nella sezione artistica. Nell’ottobre del 2014, infine, gli viene conferito il titolo di “Cavaliere al merito professionale”.
Il 2015 è un altro anno in cui Tommaso Molara colleziona premi prestigiosi: si classifica al terzo posto come gusto e al secondo nella sezione scultura della selezione italiana di gelateria artistica valida per la Coppa del mondo di gelateria; si aggiudica quindi il titolo regionale su più categorie dell’arte pasticcera al concorso regionale “Choco Festival”; gli viene conferito il titolo di “Ambasciatore del gusto in Italia e nel mondo”. Nel settembre dello stesso anno partecipa alla selezione italiana di cioccolateria artistica in Accademia di pasticceria, superando la selezione italiana e andando a rappresentare l’Italia al concorso mondiale “The star of Chocolate” nel 2016, dove sbaraglia l’agguerrita concorrenza internazionale diventando il campione del mondo di pasticceria e cioccolateria artistica, titolo che tuttora detiene (fino al 2019), entrando così nell’olimpo dei pastry chef d’eccellenza.
«Si tratta – spiega Tommaso Molara – di un concorso mondiale in cui si gareggia a livello individuale e ogni finalista rappresenta la propria nazione. Il tema era musica e jazz e io ho vinto i tre temi: migliore scultura al mondo, migliore tecnica e innovazione al mondo e migliore scenografia al mondo».
Per questo prestigioso traguardo, nel marzo 2016 l’Accademia dei maestri pasticcieri italiani gli conferisce il diploma di merito di Campione del mondo di cioccolato. Nel gennaio 2017 a Solarino gli viene conferita un’onorificenza come “Pastry chef siciliano d’eccellenza nel mondo” e, un mese dopo, il comitato cittadino di Valguarnera gli consegna un riconoscimento per i meriti conseguiti a livello mondiale, seguito poi nel maggio successivo dall’onorificenza che gli viene assegnata dal comitato organizzatore dell’Inverdurata di Pachino. Nel 2018, infine, a completare un palmarès di grande prestigio, Tommaso Molara viene insignito del premio Ofelia come «autorevole valido interprete della creatività e della pasticceria moderna, formatore e apprezzato tutor in ambito internazionale», occasione nella quale riceve anche il colletto rosso da parte del collegio accademico Ristoworld Italy.
«Quest’ultima è l’unica associazione – sottolinea Tommaso Molara – di cui faccio parte, perché vi ho trovato persone estremamente in gamba che si spendono anche umanamente per fare tante cose anche a livello di solidarietà: una filosofia che si sposa perfettamente con la mia idea di non fare solo il proprio lavoro, ma anche di aiutare chi ha meno di noi».Tanti successi supportati sempre infatti da un cuore impegnato nel sociale e nella beneficenza: proprio per le sue numerose iniziative in tal senso, nel maggio 2016 a Tommaso Molara viene conferita la medaglia dall’Accademia International Premio Humanitas; nel 2018, in collaborazione con Silvio Bessone, esperto cioccolatiere, crea inoltre un cioccolato artigianale, frutto di una attenta selezione di fave di cacao pregiate, il cui ricavato delle vendite verrà devoluto ai più bisognosi. Un brand, “Il cioccolato fa del bene”, firmato Tommaso Molara: «Abbiamo creato un cioccolato pregiatissimo da 3 mono-origine, esaltando la qualità del cioccolato. Si tratta di un fondente al 70%, fruttato, molto tecnico, dal gusto tondo, non aggressivo». Una delizia per il palato e un toccasana per il cuore, che si può acquistare online contattando sui social (Facebook, Instagram, Linkedin) Tommaso Molara o Maria Didio (la sua ragazza e manager).
Insomma, un campione del mondo di pasticceria e cioccolateria artistica, ma anche di umanità. E lo si evince anche da quanto Tommaso Molara racconta a proposito del concorso The Star of chocolate che lo ha incoronato “re” di questa nobile arte: «Ho dedicato questo premio a mia nonna, che era un’appassionata di cioccolata e mi appoggiava sempre in tutte le mie scelte. Quando ho deciso di partecipare a questo mondiale, l’ho confidato a lei, che era la mia consigliera. E lei mi ha risposto: “Cosa hai meno degli altri? Partecipa e fai vedere cosa sai fare”. Purtroppo la nonna è venuta a mancare prima del traguardo finale, quando avevo da poco superato la selezione nazionale. Quando era già molto grave, prima della finale, le ho preso la mano, gliel’ho messa sul mio braccio, e le ho detto: “Nonna, vincerò il mondiale per te”. Lei, che non riusciva più a parlare, mi ha stretto il polso con la mano, per farmi capire che aveva capito cosa le avevo detto. Pochi giorni dopo è morta, ma io da quel momento mi sono allenato per 9 mesi e 10 giorni, una media di 18-20 ore al giorno, e alla fine ho vinto. E la vittoria l’ho dedicata anzitutto a mia nonna, perché per me era un simbolo, ma ho anche voluto fare capire al Nord che ci sono anche tanti talenti anche in Sicilia e che noi meridionali siamo uguali, se non migliori, di quelli del Nord».
Una passione, quella del pasticcere, che Tommaso Molara si portava dentro da sempre: «Anzitutto – svela – mi piacciono i dolci, mi piace creare, ma la cosa che più mi appassiona è che noi pasticceri, con le torte nuziali, piuttosto che con quelle di compleanno, siamo i professionisti che chiudiamo tutte le feste, rappresentiamo il momento clou dei festeggiamenti. Quindi, per noi è vietato sbagliare: e la mia maggiore soddisfazione è quando vedo sorridere i clienti, perché allora vuol dire che ho fatto un buon lavoro. Noi creiamo emozioni, non possiamo e non dobbiamo mai sbagliare». Un imperativo che vale per qualunque prodotto Tommaso Molara crei: pasticceria, gelateria, cioccolato artistico, pralineria, snack da passeggio, prodotti per prima colazione, di credenza, cake design. Una dolce attività che Tommaso Molara, per scelta, non realizza nel chiuso di un suo laboratorio, perché, racconta, «voglio trasmettere il mio sapere piuttosto che restare in un unico posto. Io non ho segreti, il mio sapere lo trasmetto a chiunque voglia imparare, perché quando insegno qualcosa a una persona e quella la fa meglio di me, vuol dire che sono stato un bravo insegnante». Un percorso di vita e professionale non facile, soprattutto agli inizi, anche per le difficoltà economiche: «Quando sono andato a seguire i corsi, economicamente dovevo stringere su tutto, nonostante il fondamentale aiuto di mia nonna». Una nonna che, ne è certo Tommaso Molara, «sicuramente da lassù mi vede ed è contenta. L’altra soddisfazione è avere portato la Sicilia sul gradino più alto del mondo». Una soddisfazione e un amore che non gli ha fatto mai lasciare la propria terra, anche se, ammette, «sinceramente ci ho pensato, ma poi non l’ho mai fatto pensando che dovevo rimanere per valorizzare la nostra Isola».
Costanza, determinazione, amore: «A tutti i giovani consiglio di credere in ciò che fanno, solamente così possono raggiungere i loro obiettivi. Dico sempre ai ragazzi di credere in quello che fanno, di ambire a una meta e raggiungerla, perché non è difficile: se ce l’ho fatta io, ce la può fare chiunque». Anche in questo settore che offre opportunità di lavoro: «A chi dice che non c’è lavoro, replico che il lavoro, quando non si trova, bisogna anche crearselo: pure il settore della pasticceria, come tutti, soffre della crisi, ma se uno ci crede, si può realizzare qualsiasi cosa. La crisi si può sconfiggere usando un po’ di ingegno e credendo in quello che si fa». Una cosa alla quale dovrebbero forse credere non solo i singoli ma la stessa Sicilia nei confornti dei suoi “figli”: «In Francia i talenti sono valorizzati. Lo dovrebbe fare anche la Sicilia, pubblicizzare che in un paesino di 6.000 persone c’è ad esempio un campione del mondo; e a Palermo, a Messina, a Catania ci saranno altri talenti. Si può così testimoniare alle persone, ai ragazzi che è possibile non prendere la cattiva strada, ma si può realizzare qualcosa di speciale facendo del bene, creandosi una professione per il futuro e per tutti. E noi potremmo essere i portabandiera che li aiutano a realizzarsi». Sorretti sempre dai due ingredienti del successo, per Tommaso Molara: «Crederci sempre, arrendersi mai».
Infine, da un campione del mondo di dolcezza, una dolce ricetta facile da eseguire: «Una semplice ganascia al pistacchio, ma di grande effetto, che si può mettere ovunque: nei cornetti, nei biscottini, dove si vuole. È fatta semplicemente di panna, pasta di pistacchio, destrosio e cioccolato: prendi la panna col destrosio, la fai bollire, la versi nel cioccolato sciolto con la pasta di pistacchio, li emulsioni e il gioco è fatto». E a questo punto, buon appetito a tutti i golosi…COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA