Il palermitano Shorty si gioca la chance per il palco di Sanremo

Di Maria Schillirò / 05 Dicembre 2020

Negli anni ha calcato palchi importanti, ottenuto riconoscimenti e portato avanti diverse collaborazioni, oggi è a un passo dal tempio della musica italiana. Davide Shorty, cantautore, beatmaker e rapper palermitano, è uno dei dieci artisti che il 17 dicembre, in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo e in onda in prima serata su Rai1 e Radio2, si sfideranno per conquistare la finale di “AmaSanremo” e poter rappresentare le nuove proposte della 71ª edizione.

Il poliedrico cantautore siciliano proverà ad aggiudicarsi il palco dell’Ariston con il suo nuovo singolo, “Regina” (Totally Imported/The Orchard), una canzone d’amore che mescola diversi sound – dal rap al soul, dal funk alla tradizione cantautorale italiana – e racconta, attraverso lo sguardo innamorato dell’artista, la storia di una giovane donna che si fa forza di fronte ai traumi e gli ostacoli che la vita le pone davanti: «La vita ci coglie sempre di sorpresa, nel bene o nel male, ed è per questo che dobbiamo imparare ad ascoltare la nostra bellezza – racconta il rapper palermitano – Solo a quel punto l’universo ci darà le risposte che cerchiamo». Il brano, prodotto e mixato da Tommaso Colliva, è stato scritto a otto mani da Davide Shorty, Emanuele Triglia, Claudio Guarcello e Davide Saverese: «Una mattina di due anni fa lo abbiamo scritto e registrato e a fine giornata non riuscivamo a smettere di ascoltarlo, finché a un certo punto ho detto: “Ve la immaginate sul palco di Sanremo?”».

Un sogno che potrebbe presto avverarsi, ma soprattutto una sfida personale: «Sanremo significa innanzitutto mettersi alla prova ed essere in grado di trarre il meglio dalle mille emozioni che quest’esperienza comporta piuttosto che farsi schiacciare dalle stesse. Inoltre, mi darebbe la possibilità di far arrivare la mia musica a più persone. Ho già ricevuto tanti messaggi di gratitudine e il fatto che qualcuno possa sentirsi motivato dal mio percorso artistico per me è già una vittoria». La vittoria sicuramente più bella per quel bambino che qualche anno fa si divertiva a giocare con gli strumenti musicali dello zio, ammaliato com’era dal suono della musica e delle parole, ma anche una vittoria che ha il sapore di scelte difficili e anni di gavetta: «A un certo punto ho sentito la necessità di andare via da Palermo, perché, per quanto io la ami, il fatto di essere spesso giudicato piuttosto che capito, iniziava a starmi stretto e così da ormai undici anni vivo a Londra. Qui ho avuto modo di crescere e raggiungere diversi traguardi».

Una crescita sia umana che professionale che ha permesso al cantautore palermitano di ottenere il successo meritato anche in Italia. Nel 2016 ha, infatti, partecipato a X-Factor, posizionandosi al terzo posto. Un’esperienza, però, rivelatasi tanto importante quanto sconvolgente: «X-Factor mi ha dato molto e gli sarò sempre grato, nonostante le pressioni e l’adrenalina accumulate in quei mesi mi abbiano poi fatto cadere nel vortice della depressione. Ho imparato, infatti, a trarre sia dalle esperienze positive che da quelle negative, i giusti insegnamenti. Nel mio percorso di guarigione la musica ha avuto un ruolo fondamentale, ruolo che continua ad avere ancora oggi, mentre lavoro al mio nuovo album, in uscita a marzo, e pianifico i nuovi live, sognando che tutto possa quanto prima tornare alla normalità».

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