Mago dell’anca ma anche virtuoso della fisarmonica e tutore del folklore siciliano. Giuseppe Mazziotta augustano, è tutte queste cose messe insieme. Medico ortopedico specialista nella chirurgia dell’anca e del ginocchio, lavora all’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ed è responsabile della Uo di ortopedia presso il presidio Humanitas di Misterbianco. Ha fondato nel 2017, grazie alla sua passione, l’associazione culturale folk-popolare “Palmarum Insula Città di Augusta” che con orgoglio rappresenta la “matrice” da cui hanno preso vita altri gruppi folkloristici ancora operanti nella città megarese. La denominazione dell’associazione riprende l’antico nome latino della città di Augusta, in passato conosciuta come “L’isola delle Palme”. Già dalla scelta del nome si sottolinea come alla base del pensiero dell’associazione vi sia la ricerca dell’origine delle cose ricordando e sottolineando quanto l’identità sia di fondamentale importanza come anche la riscoperta e la salvaguardia del patrimonio culturale augustano.
Come riesce a conciliare il suo lavoro di medico con questa grande passione?
«Non è stato e non è sempre facile, tante le difficoltà inevitabili. Spesso mi è capitato di dover prendere l’aereo da Milano per tornare in Sicilia, anche per un solo giorno, per presenziare ad uno spettacolo. Al di là dell’amore che ho per la musica e per la mia terra che da sempre mi hanno fatto superare qualsiasi difficoltà e stress, l’impegno che riverso nel mondo del folklore lo vedo come un atto dovuto. Dico sempre che “il folklore è di tutti ma non è per tutti”. Il folklore non è solo canto, ma racchiude teatro, prosa, ballo, costume e richiede una preparazione culturale non indifferente. Il gruppo folkloristico rappresenta il biglietto da visita di un popolo, di una città, di un paese è la sintesi assoluta della tradizione e dell’identità stessa della propria città. Con la costituzione dei “Palmarum Insula” si concretizza quindi l’esigenza di mantenere inalterata nel tempo e promuovere, soprattutto nel mondo dei giovani, la tradizione musicale folk-popolare siciliana che negli anni ha subìto una grande discriminazione nel vasto mondo musicale».
L’obiettivo principe è quello di valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale siculo, attraverso la rappresentazione inalterata di musica e balli, brani cantati e recitati, nonché́ usi e costumi alle presenti generazioni. L’associazione, nell’opera di divulgazione delle tradizioni popolari siciliane, si pregia e usufruisce di tale esperienza che trova forma nel vasto e ricco repertorio eseguito in diversi contesti di un certo spessore culturale e umano. I “Palmarum Insula” contribuiscono a sensibilizzare e informare i cittadini sulla rilevanza culturale ed economica che hanno le tradizioni popolari delle diverse regioni e comunità italiane per l’evento “Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni Popolari”, indetto per la data del 26 ottobre. «Guardando indietro nel tempo – commenta Mazziotta – ci si rende conto quanto anche i nostri avi hanno vissuto e provato in ere storiche sovrapponibili alla nostra e da cui possiamo solo trarne spunti. Il folklore e la tradizione vanno rappresentati con eleganza, cultura, preparazione, compostezza, senno e coscienza, elementi fondamentali al fine di evitare becera allegoria e i “Palmarum Insula” si impegnano nel celebrarla onorevolmente e a testa alta lasciandone sicura traccia nella testa, nel cuore e nell’animo di chi ci segue». «L’Associazione rappresenta per tutti noi un vero e proprio nucleo familiare – racconta ancora il medico-artista -. La passione che accomuna tutti gli elementi che ne fanno parte (circa 40) permette di ricreare un ambiente sano e culturalmente valido dove poter lavorare in assoluta armonia, entusiasmo e dedizione sulla ricerca delle nostri tradizioni divulgandole attraverso canti, testi, balli che riguardano tutte le tematiche caratterizzanti la cultura siciliana (canti di lavoro, canti dei salinari, di vendemmia o canti di festa, canti popolari religiosi, rappresentazioni teatrali nonché coreografie tipiche quali la classica tarantella ballata), riproponendoli senza alcuna alterazione. Per non disperdere la cultura popolare di un tempo si è voluto creare il gruppo dei “Palmarini” composto dai bambini. È doveroso mantenere e trasferire un’arte che altrimenti andrebbe persa. I Palmarini sono una vera opportunità per i bimbi che ne faranno parte, per farli crescere respirando aria di tradizione e cultura siciliana, perché anche loro devono comprendere e riscoprire le proprie radici, usi e costumi locali, la propria storia e la propria identità sociale e culturale».
Giuseppe Mazziotta ha dato vita a un Memorial dedicato a Felice Ventura, un uomo, stimato medico e virtuoso fisarmonicista, che attraverso la sua arte ha tramandato l’amore per il folklore e la tradizione, lasciando un segno indelebile nel cuore della città di Augusta e di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Si è svolta recentemente la seconda edizione del memorial con una manifestazione artistica musicale organizzata con il patrocinio del Comune di Augusta e dell’assessorato alla Cultura, tradizioni e promozione del territorio. Sono state serate di condivisione e di ricordo, ma soprattutto di spettacolo tra musica, danza, teatro, poesia, con diversi ospiti che si sono esibiti sul palco e che sono stati premiati per il loro contributo all’arte tradizionale siciliana.