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Eugenia Bonino, la miss Italia venuta dall’Etna

Di Tony Zermo |

Eugenia abitava a Catania in una casa popolare di via Timoleone, quartiere Picanello, e aveva una sorella di 16 anni che si chiamava Maria Luisa e due fratelli, Umberto e Bruno. Eugenia era stata eletta Miss Stampa da una giuria di giornalisti e poi il titolo di Miss Sicilia l’aveva conquistato al Lido dei Ciclopi inaugurato da poco. Il padre era contrario a che Eugenia andasse a Rimini per la finale: «Hai il titolo di Miss Sicilia e già basta – diceva -. E poi dovrebbero eleggere te che sei un metro e 64?».

Ma la madre, Liberata Serio, era solidale con la figlia, che partì per Rimini portandosi solo un bracciale che le avevano regalato i giornalisti catanesi. «Mi porterà fortuna?», aveva detto. Quando fu eletta Miss Italia ci fu in città una esplosione di entusiasmo, fu portata in trionfo su un carro lungo tutta Via Etnea e il collega Vittorio Consoli ne fece la fotocronaca.

Questa elezione di Eugenia Bonino, ragazza acqua e sapone, fu come il sigillo ad una Catania che cresceva e che era diventata la Milano del Sud. La squadra rossazzurra era approdata in Serie A, si costruiva dappertutto per riparare i danni della guerra, C’era fiducia nel futuro e il lavoro non mancava, anche perché alla piana di Catania la produzione delle arance invadeva l’Europa fino alla Russia.

Catania era una città a dimensione d’uomo, barocca e signorile con ancora il ricordo dei suoi grandi scrittori. Nel ‘74 Eugenia si trasferì con la famiglia in Belgio dove vive tuttora. Ora ha 81 anni, e ovviamente la sua bellezza è sfiorita, così come è sfiorita Catania, che ha perso migliaia di posti di lavoro per la crisi e si è anche involgarita. La Catania di allora non c’è più. Anche la malavita, che negli anni 60 aveva un certo rispetto per la gente, adesso è a briglia sciolta, ecco perché tante persone anziane ricordano con forte nostalgia i tempi andati.

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