Sicilians
Enzo Angileri, il siciliano che pettina star come Kidman, Moore e Theron
Quando Demi Moore l’ha notato, molti anni fa, era un parrucchiere italiano di grande talento, ma come tanti nel mondo delle sfilate milanesi dei gloriosi anni ’80. Fu lei, per prima, a farsi pettinare per il poster di “Ghost”, il film che celebrò l’attrice al livello mondiale e fu anche quello il momento in cui, Enzo Angileri, da poco a New York per esplorare l’ambiente, fece il grande salto e prese la sua decisione più difficile: un addio all’Italia e una repentina full immersion nell’universo dorato di Hollywood. Ché, di quelli come lui, dall’estro, dalla creatività e dal tocco tutto italiano, ne avevano un disperato bisogno. Il suo nome, se non sei del mestiere, non te lo ricordi neanche, ma lui, l’hair-stylist tra i più quotati del mondo, è siciliano, si chiama Enzo e i tabloid più prestigiosi l’hanno definito a gran voce “The man behind the Hollywood’s hair élite”.
Un giovane Enzo Angileri con Demi Moore
E infatti, quello certamente nessuno dimentica di Angileri, ciò a cui milioni di donne hanno sempre aspirato, sono stati i look super raffinati delle grandi dive sui set più importanti degli ultimi trent’anni, da Charlize Theron a Jennifer Lopez, da Gwyneth Paltrow a Thandie Newton e, ancora, Carrie Fisher, Lucy Liu, Tom Cruise e Nicole Kidman, Jodie Foster, Demi Moore e Sofia Loren. Di quest’ultima, la nostra Loren nazionale, Enzo ha curato l’immagine molte volte ed è di pochi giorni fa, tra l’altro, la messa in onda del nuovo film di Edoardo Ponti su Netflix, con l’attrice italiana protagonista e nuovamente candidata all’Oscar.
Sofia Loren
«Un’esperienza straordinaria – spiega Angileri – la mia ricerca per il look di mamma Rosa, si è basata soprattutto andando a guardare quale look, nel passato cinematografico della Loren, funzionava meglio e mi piaceva di più. Ho scelto “Matrimonio all’italiana”, è stata la scintilla!!! La scena in cucina con lei un po’ scapigliata mi ha completamente convinto. Poi, chiaramente, a Roma abbiamo fatto prove e provini per essere certi di non omettere nessuna possibilità, ascoltate le esigenze del regista e della signora Loren». Adora l’America di Biden. «La sua elezione era la mia grande speranza, sono felice e adesso, dopo mesi in Italia, posso tornare sereno a casa a Los Angeles. Ero quasi scappato. Qual è la differenza che trovo tra l’America e l’Europa riguardo il modo di lavorare? Lì trovi una professionalità al di sopra di tutti gli standard immaginabili».
Angileri, ha collaborato con le star della fotografia mondiale, nel suo portofolio trovi partnership con Helmut Newton, Peter Lindberg, Herb Ritz, Patrick Demarchelier, Annie Leibovitz, Bruce Weber, Steven Klein, Nick knight, Mario Sorrenti, David Bailey, Terry Richardson, Artur Elgort, Albert Watson , Fabrizio Ferri, Oliviero Toscani, Giovanni Gastel. Ha vinto un Emmy, nel 2006, per il film “Tu chiamami Peter” su Peter Sellers, con Geoffrey Rush in concorso a Cannes «avevo pettinato Charlize Theron nel ruolo di Britt Ekland – racconta Enzo – poi sono stato nominato precedente per un altro Emmy nel 1995, per un film con Demi Moore dal titolo “If this wall could talk”. Ho preso anche due Hair Stylist & Make up, Gild Award, uno per il film “The Thomas crown affair” (Gioco a due, ndr), in cui ho pettinato Rene Russo e il secondo, per lo spot Tv “J’adore” di Christian Dior, con Charlize Theron. Per quest’ultimo, ne ho vinto due ma, sono stato nominato in tutto sei volte. E’ stata una carriera molto intensa che però, alla fine, mi ha portato in questi ultimi anni ad apprezzare il lusso delle piccole cose, delle cose semplici e genuine. Ho dato tanto al lavoro, ma sono stato anche molto fortunato. Così come siete fortunati voi che vivete in Sicilia, uno dei posti più belli del mondo». Insomma, Enzo Angileri, personaggio piccolo, scaltro e dai tratti gentili di Marsala, con un viso dai vaghi accenti maghrebini, ne ha di cose da raccontare.Enzo Angileri con Charlize Theron
Come quel giorno sul set con Marlon Brando, Faye Dunaway e Jonny Depp «in cui non mi sembrava vero», ma quello a cui tiene di più, è ricordare «il giorno in cui è nata Lara, mia figlia – oggi a Parigi responsabile grandi eventi settore beauty per la Maison Chanel – lei è arrivata alle 11.20 del mattino. Ho dormito per giorni seduto, perché appena mi mettevo giù a letto il cuore mi esplodeva, alla fine sono andato in ospedale a trovarla e sono dovuto andare alle emergenze, per farmi misurare la pressione, mi hanno fatto una puntura di Valium!». Angileri sarà pure un cognome, siciliano, che in pochi ricordano, ma è quello dell’uomo che, in rigoroso silenzio, cura la testa e il cuore delle donne più importanti del mondo. Da trent’anni. Creando bellezza.