Con Flavia l’Etna custodisce la medaglia d’oro di fiori di zucchero

Di Maria Ausilia Boemi / 28 Gennaio 2019

Catania – Medaglia d’oro al Cake International 2018 di Birmingham (Inghilterra), uno dei concorsi più importanti al mondo di cake design: ad incantare i giudici internazionali, una dolcissima esplosione di fuochi d’artificio di fiori di zucchero realizzata dalla cake designer di Zafferana Etnea, Flavia Stroscio, artista di 48 anni sposata da 24 con un medico e mamma di due ragazzi (di 18 e 15 anni). Tratto distintivo che la caratterizza, assieme alle doti artistiche sviluppate prima al liceo artistico e poi all’Accademia delle Belle Arti di Catania? L’entusiasmo per la vita e la disponibilità verso gli altri. Passione ed estro artistico estrinsecati negli anni – dopo l’iniziale iscrizione nelle graduatorie per l’insegnamento senza seguito («Volevo essere libera e non costretta in orari come a scuola») – in lavori manuali ed attività creative: «Dalla pittura alla scultura, dalla ceramica al cucito creativo (bambole di stoffa) e alla realizzazione di gioielli in pietre dure».

Fino alla svolta, casuale, nel febbraio 2015: «All’epoca ero impegnata nella realizzazione di gioielli con una mia carissima amica, Angela Barcellona. È stata lei a spingermi al cake design, indicandomi tra l’altro un negozio specializzato a Giarre. “Con la tua manualità – avendo io lavorato la ceramica – potresti sicuramente innamorarti di questa attività”, mi diceva. Io però ero restia, perché conoscendomi sapevo che, se la cosa mi fosse piaciuta, mi ci sarei buttata a capofitto. E mi mancava solo il cake design, con tanto lavoro che già avevo da fare». Alla fine, però, Flavia Stroscio si è fatta convincere ad andare a vedere il negozio e… ed è stato amore a prima vista: «Mi si è aperto un mondo. La titolare del negozio ha capito perfettamente il soggetto che aveva di fronte, cioè me, ha compreso che amavo i fiori perché le parlavo di come li coltivavo con amore nel mio giardino e mi ha proposto di seguire un corso di Sugar Flowers con la maestra bielorussa Natali Kishcovick di Campobello di Mazara. Kishcovick è infatti una maestra internazionale che realizza e insegna fiori di zucchero, opere realistiche con cui si possono decorare le torte. Da lì è nata questa passione, è stato un ciclone che mi ha travolto e coinvolto». Contemporaneamente, Flavia Stroscio ha seguito alcuni corsi di pasticceria, studiando anche sui libri e su internet, per imparare a realizzare le basi delle torte: «Da un gioco, insomma, mi sono ritrovata un “mestiere” in mano, che mi piace, mi dà tante soddisfazioni e mi porta a contatto con la gente».

Flavia Stroscio è specializzata nella realizzazione di fiori di zucchero: «Le mie torte sono infatti quasi tutte con fiori, perché è questo il mio tratto distintivo. Faccio torte anche per gli uomini, però chiaramente lavoro di più con le spose, con i diciottesimi delle ragazze, con i 50esimi delle signore, dove chiaramente mi posso estrinsecare nella realizzazione di tanti fiori: chiedo sempre alla festeggiata qual è il fiore o il bouquet preferito, se ci sono dei ricordi legati a qualche fiore in particolare e, in base a questo, realizzo il decoro». Una passione che le ha permesso di continuare a modellare, forma d’arte che le è sempre piaciuta, incanalando questo talento anche nel suo amore per il giardinaggio: «Di solito i fiori di cake design sono realizzati in porcellana fredda, molto simile al Capodimonte, ma questo fiore realizzato in zucchero ed edibile (pur se non mangiabile in effetti, perché ogni petalo ha dentro un ferretto per essere sostenuto) può dare vita a lavorazioni minuziose, molto aderenti alla realtà. Mi piace molto proprio per questo, perché cerco di imitare la natura nei minimi particolari: io dei fiori veri cerco di carpire anche la venatura più delicata».

Un cake design, comunque, rivisitato alla siciliana, perché, a differenza delle torte americane o anglosassoni in generale, belle a vedersi ma non particolarmente buone nel gusto, Flavia Stroscio è molto attenta anche a questo aspetto: «Le torte americane e inglesi sono “dure”, perché devono sopportare il peso di una struttura a piani che si poggia sopra, vera o finta che sia. Le mie sono invece torte tradizionali: uso il pandispagna siciliano, morbido, bagnatissimo, che si scioglie in bocca. Diciamo che quella che faccio io è una torta nostra lavorata però all’inglese, con la copertura a pasta di zucchero e, sopra, la struttura a piani. Torte che porto quasi sempre smontate nei locali, proprio per evitare che questa morbidezza del piano – o dei due piani – di sotto, in base a quante persone sono previste al ricevimento, possa con gli scossoni rovinare il lavoro». Perché queste torte possono variare dai 4,5-5 chili ai 12-14, con i prezzi della torta che partono dai 20 euro al chilo: «Però la lavorazione dei fiori viene pagata a parte, in base al bouquet e alla quantità di fiori che mi si chiedono, perché fare un bouquet di fiori richiede una lavorazione molto lunga. Peraltro, quando progetto una torta con questi fiori, consiglio sempre alla cliente di fare un modello in cui poi il bouquet possa essere estrapolato, messo in vetrina e conservato per anni. Tenendo presente che l’unica cosa che teme il fiore di zucchero è l’umidità». Ma non è soltanto la torta la destinazione finale dei fiori di zucchero: «A qualche sposa – racconta Flavia Stroscio – ho fatto il bouquet di zucchero con cui è andata all’altare. Addirittura me ne è stato richiesto uno al Salone della sposa due anni fa e il mio bouquet, a confronto con gli altri, sembrava di fiorellini veri».

Uno spazio, quello del cake design, che comincia forse a essere saturo: «Effettivamente siamo veramente in tanti, è diventata un po’ una moda, però devo dire che si lavora. Anche per questo io mi sono specializzata nei fiori di zucchero. Ho cercato di crearmi una nicchia, che peraltro insegno». Ma i tanti programmi in tv sul food e sui dolci fanno bene al settore o alla fine rischiano di nauseare? «Devo dire che c’è troppa carne al fuoco, ultimamente, ma come in tutto. Ci sono tra l’altro un sacco di tutorial sul web, quindi tanti si stanno improvvisando a fare cake design. Poi chiaramente ci sono i lavori di qualità e quelli di livello inferiore. C’è anche gente che lavora per pochissimo, il che chiaramente rovina un po’ il mercato. Però anche questo fa parte del gioco: diciamo che in questo momento c’è moltissima concorrenza e c’è forse anche un principio di calo della torta in cake design, anche se devo dire che varia molto a seconda dei periodi». Il lavoro però per ora non manca, anche se Flavia Stroscio non utilizza l’e-commerce: «Io non sono molto brava su internet – ammette -, non vado molto d’accordo col pc, appena lo tocco non funziona più: ci sarà quindi un’incompatibilità tra me e il computer».

Nutrito il palmares di Flavia Stroscio: si è classificata sempre prima nei concorsi “Sweet and Cake Show” (Centro commerciale Katanè, marzo 2015), “Milo Sweet Cake” (ottobre 2015), “Dress and Coffee Show” (Centro commerciale I Papiri Siracusa, marzo 2016). Da gennaio 2018 è docente della Ristoworld Academy per la materia della Sugar Flowers. Sempre a gennaio 2018, con Ristoworld ha realizzato con altre colleghe il busto reliquiario di S. Agata in porcellana fredda, attualmente esposto nella chiesa di S. Agata La Vetere. Nel dicembre 2018 è stata insignita del Premio Ofelia Ristoworld. Ma il coronamento della carriera è la medaglia d’oro vinta nel novembre 2018 al Cake International di Birmingham nella categoria Floreal Display Firework Theme. «Volevo misurarmi con qualcosa di veramente importante. Ci avevo già provato nell’aprile 2017, a Londra, ma la mia opera è stata purtroppo squalificata per oversize, era fuori misura. Non contenta, mi sono ripresentata allo stesso concorso nel 2018 a Birmingham e ho vinto la medaglia d’oro su 3.000 espositori da tutto il mondo suddivisi in 21 categorie. È stata una soddisfazione grandissima, perché è stato il coronamento della mia attività avere un riconoscimento da giudici internazionali che non guardano in faccia nessuno. Il tema generale era fuochi d’artificio, si doveva quindi realizzare una composizione che simulasse l’esplosione dei fuochi d’artificio con i fiori: la mia era una composizione strutturata su delle mani di legno che avevo fatto realizzare dallo scultore catanese Gianni Sessa e che si sviluppava in un bouquet esplosivo di fiori molto colorato, con circa 15 tipologie diverse tra fiori, foglie e bacche». Una storia, insomma, di talento siciliano, come tante altre, che la Sicilia però non sempre valorizza, anche se Flavia Stroscio sostiene di non avere «incontrato difficoltà in questo lavoro. Io sono partita sparata a palla, come faccio sempre in tutte le mie cose, con un entusiasmo travolgente. Non mi fermo davanti a niente, vado sempre avanti, anche se ci sono avversità». Un moto perpetuo, insomma, che è anche forse il segreto del suo successo, una cui parte del merito Flavia Stroscio attribuisce però al marito: «Mio marito, che è esattamente l’opposto di quella che sono io, perché è un medico, quindi molto razionale, mi stimola e mi sprona».

Ma a spronarla, probabilmente, c’è anche la soddisfazione dell’artista «quando vedo brillare gli occhi delle spose, o quando le diciottenni restano a bocca aperta davanti alla torta che, pur partendo sempre da un progetto condiviso con la festeggiata, alla fine ha sempre qualcosa di mio non previsto. Restano sempre stupite e contente, forse perché ciò che faccio lo realizzo con il cuore e si vede». Tanto che la cake designer di Zafferana Etnea indica come ingredienti del suo successo «il mio modo di pormi con le persone: sono solare, affettuosa, mi metto sempre a disposizione per chiunque. Credo che questo modo di pormi con le persone abbia una grande importanza. Anche le mie corsiste, alcune delle quali mi seguono già da tre anni, non le abbandono mai». Corsiste ma anche corsisti, come un pasticcere di Lentini per il quale Flavia Stroscio deve preparare il prossimo mese la torta di battesimo per la figlioletta. O come un ex cuoco, oggi pensionato, che ha lavorato per 20 anni al Quirinale.

Infine, tra un progetto di partecipare a qualche concorso internazionale anche negli Usa e la prossima torta floreale da realizzare, un consiglio ai giovani: «Inseguite sempre i vostri sogni, perché solo così si vola in alto. E se poi si cade, pazienza, ci si rialza». Cogliendo al volo anche le opportunità che non facevano parte dell’orizzonte dei propri sogni, come per la vulcanica Flavia Stroscio con il cake design.

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Pubblicato da:
Redazione
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