La storia
Chi è Gabriele Cristaudo, l’Alfiere del lavoro con la passione per la fisica e per il teatro
Lo studente catanese del liceo scientifico Galileo Galilei di Catania che ha avuto la media del 10 per tutti e cinque gli anni
Non solo la media del 10, in tutti i cinque anni scolastici vissuti al liceo scientifico Galileo Galilei di Catania: Gabriele Sebastiano Cristaudo è anche «un tennista, un pianista, un appassionato di scacchi. E la scorsa estate ho messo in scena il mio primo spettacolo teatrale».
Ha 19 anni, si è diplomato da pochi mesi e ora studia Fisica a Padova, dove frequenta il Collegio universitario Don Nicola Mazza, scuola d’eccellenza paragonabile alla Normale di Pisa e alla Scuola superiore di Catania. E soprattutto, da oggi Cristaudo è un Alfiere del Lavoro, riconoscimento consegnato a partire dal 1961, anno del centenario dell’Unità d’Italia, dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro.Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto l’attestato d’onore, mentre «la medaglia l’abbiamo già ricevuta ieri sera, siamo tutti a Roma già da lunedì», spiega. Ad accompagnarlo nel corso della cerimonia ci sarà l’unico Cavaliere del Lavoro siciliano nominato quest’anno, ovvero «Giovanni Arena amministratore del gruppo F.lii Arena, a cui io e l’altro giovane Alfiere siciliano, Daniele Falciglia, siamo “affidati”».
Arrivare a questo punto non è stato certo facile. Oltre al percorso scolastico perfetto, culminato con un diploma di maturità conseguito con 100/100 e la lode, «abbiamo superato una selezione tra 3.400 studenti eccellenti in Italia. La mia scuola, come ogni altra, ha presentato un candidato, colui con i risultati scolastici migliori. Dati i miei risultati scolastici non mi ha stupito la candidatura. Ma la nomina ad Alfiere è un grande onore». Negli anni ha vinto varie competizioni scolastiche, «tra cui una medaglia d’oro italiana nelle Olimpiadi di Scienze naturali, due medaglie per quelle internazionali di Scienze della terra, e un primo posto nazionale per quelle sulle Civiltà classiche, oltre a diversi Certamen».
Risultati che per il giovane sono sintomo «di una carriera scolastica ambivalente, ed è con questo spirito che coniuga la passione scientifica e quella umanistica, la razionalità con la creatività, che accolgo questo titolo che ci dà la responsabilità di essere portavoce degli studenti italiani». Cristaudo non dimentica però anche l’orgoglio di «rappresentare la Sicilia, terra grazie alle cui ricchezze sono arrivato questo riconoscimento. Mi sento in questo senso non di rappresentarla ma di aver colto questo aspetto della mia terra».
«Sono sempre stato un membro attivo della mia comunità. Frequento la parrocchia e sono membro delll’Azione cattolica oltre che della commissione Culturale del Comune. Il mio primo spettacolo teatrale è andado in scena qui al Centro Expò. Si chiama “La locanda di Seilio”, ed è un’opera psicologica tendente al teatro dell’assurdo». Nel futuro del giovane Alfiere etneo c’è ora lo studio della Fisica. Ma continuerà a dedicarsi alle sue passioni: «Nel collegio a Padova faccio già parte delle commissioni Cultura e musicale. E anche di quella sulla fotografia, passione che coltivo da anni nel tempo libero», conclude Gabriele Sebastiano Cristaudo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA