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Andrea Licari, il malato di sclerosi multipla diventato il “Signore delle api”

Di Max Firreri |

PALERMO – Dal 2007 è affetto da sclerosi multipla progressiva e la malattia, per una serie di coincidenze, lo ha portato a diventare uno dei pochissimi esperti in Italia di veleno d’api. È la storia di Andrea Licari, 43 anni, di Marsala, un passato di esperto in informatica, divenuto apicoltore per passione ma anche per la necessità di alleviare i dolori legati alla sua malattia. «Non avrei mai pensato di diventare un vero studioso del mondo delle api, così perfetto da rimanere senza fiato. Di sicuro è stata la malattia a farmelo scoprire».

Oggi Andrea si muove aiutandosi con una sedia a rotelle, diventata oramai ausilio necessario. Nel 2007 la sua vita è cambiata in un baleno dopo due improvvise cadute a terra che sono suonate come campanelli d’allarme. «Quel 2 gennaio 2008 ho iniziato la mia battaglia contro un nemico che finalmente avevo conosciuto».

L’avvio delle cure da protocollo, la fiducia affidata alla comunità scientifica, il ricovero presso l’istituto «Bonino Pulejo» di Messina: «Ogni volta tornavo a casa distrutto – spiega Licari – perché un ciclo di terapia per molti di noi è davvero pesante».

Nonostante la malattia, però, Andrea non ha mai mollato la sua passione per l’informatica e il web: «La rete è continuata a essere per me ancora di più quell’oceano da cui attingere infinite risorse. Così ho iniziato a studiare la sclerosi multipla, a conoscerla meglio. Tra i quasi 1.000 siti, blog e forum consultati in tutto il mondo, ho trovato una parola che mi è balzata subito agli occhi: “veleno d’api” e da lì è iniziato questo rapporto viscerale e d’amore con questo essere straordinario».

Lo studio (soprattutto dell’utilizzo che se ne fa in Oriente) è iniziato allora e non si è mai più fermato. Oggi Andrea è uno dei pochissimi esperti di veleno d’api in Italia. «È un ottimo antinfiammatorio naturale non certo una cura per la sclerosi – spiega – ho avuto l’occasione di sperimentarlo su me stesso. La prima volta che ho iniziato con le punture d’api, premunendomi però di un kit d’emergenza per eventuale shock anafilattico, non ho sentito immediatamente un gran sollievo, ma poi lentamente ha cominciato ad alleviare i dolori sul mio corpo».

L’esigenza di avere più famiglie d’api è stato il passo successivo, trasformandosi così in una passione che oggi lo porta a gestire dieci alveari. Ecco perché Andrea, seppur in sedia a rotelle, si è scoperto apicoltore, conoscendo il mondo delle api a 360 gradi: dal miele alla pappa reale, dalla cera alla propoli, al preziosissimo veleno.

Il primo a introdurlo al mondo dell’apicoltura è stato Nino Bebba, poi nel 2010 ha conosciuto uno dei massimi esperti in Sicilia Carlo Amodeo, innamorandosi dell’ape nera sicula; nel 2014 è diventato esperto apistico organizzando a Palermo il primo corso per professionisti nel Sud Italia sul veleno d’api.

Ora vuole coronare il suo sogno: realizzare un apiario didattico senza barriere e socio-inclusivo proprio nella sua città, in collaborazione con Anffas Marsala: «Il terreno lo abbiamo già individuato ora stiamo raccogliendo i fondi per realizzare il progetto, tramite una campagna di crowdfunding raggiungibile dal sito www.biopassioni.it», spiega Andrea Licari.

La disabilità non l’ha fermato e lui, diventato ormai il «signore delle api», confida anche su quel veleno che lo sta aiutando ad affrontare una difficile battaglia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA