È siciliano il chirurgo Andrea Bonanno che ha scelto di prestare parte della sua attività professionale al volontariato e all’aiutare il prossimo. Il dottor Bonanno, laureatosi a pieni voti all’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e specializzato in Chirurgia Plastica, ricostruzione ed estetica all’Università degli studi di Milano è originario di Mazara Del Vallo. Oggi opera spesso a Barcellona e Svizzera, oltre ovviamente in Italia.
«Posso dire di avere un ottimo rapporto con la mia Terra – spiega il dottore Bonanno – tanto che oltre che tornarci per le vacanze, opero spesso in diverse cliniche della zona e ho sempre voluto tutelare questa regione e i suoi abitanti, tanto che lo scorso dicembre ho donato diversi defibrillatori ai lidi del litorale tra Selinunte e Mazara del Vallo. Il progetto, battezzato “Cuore d’aMare” è stato fortemente voluto dal comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana, da sempre impegnato nella diffusione di sani e corretti stili di vita, principi che sono anche potuti essere portati avanti grazie al mio intervento, incaricandola dell’affidamento ai lidi balneari e della formazione del personale».
Come nasce questo progetto?
«Ciò che mi ha spinto ad optare per questo gesto è stata la consapevolezza che oggi in Italia, ogni anni muoiono più di 60mila persone a causa di morte improvvisa, spesso senza alcun sintomo o segno premonitore e spesso questo si è verificato proprio sulle spiagge italiane. Molte di queste morti potrebbero essere evitate attraverso il trattamento immediato dell’arresto cardiaco con l’uso del defibrillatore. L’unico modo di poter intervenire in un tempo così limitato è quello di avere sul territorio una forte dotazione di defibrillatori e di operatori in grado di usarli. Quindi ho deciso di dotare i lidi balneari di defibrillatori semiautomatici in modo tale che in caso di necessità si possa subito intervenire, riuscendo così a salvare delle vite».
Lei è conosciuto ed apprezzato anche per le sue attività di volontariato e beneficenza verso il prossimo. Qual è stata la situazione che le è rimasta più impressa?
«Qualsivoglia azione di beneficenza che intraprendo lascia in me segni e dei ricordi indelebili. Ciò che ho deciso di finanziare mi colpisce sempre nel profondo. Sicuramente la storia che più mi ha colpito è stata quella di una ragazza somala che si è rivolta a me per poter effettuare una ricostruzione dei genitali in quanto vittima di una pratica disumana: l’infibulazione. Da quel giorno ho deciso che chiunque si fosse rivolta a me, dopo essere stata sottoposta ad una simile barbarie, sarebbe stata operata gratuitamente per farle sentire con forza la mia vicinanza e la mia volontà nel volerle donare una vita nuova. Proprio come ho deciso di fare una volta al mese per le donne che hanno subito l’asportazione del seno a causa del cancro».
L’ Italia intera l’ha conosciuto anche per aver “creato” un “nuovo” Raffaello Tonon grazie ad una sua operazione. In cosa è consistita?
«Io e il mio staff abbiamo preso a cuore il caso di Raffaello Tonon in quanto si è presentato a noi con una precisa richiesta d’aiuto: cambiare il suo corpo, per fargli acquisire maggiore serenità e fiducia in se stesso. Dopo un’attenta analisi abbiamo deciso di praticare un intervento di liposcultura e “body tite”. Raffaello desiderava rimodellare il suo fisico, ma non riuscendo ad ottenere risultati visibili con una sana alimentazione e non abbinando dell’esercizio fisico, al quale si dimostrava riluttante, ha preferito affidarsi alla nostra equipe, la quale è intervenuta sulla zona dell’addome e del petto, facendolo passare da una taglia 48 ad una 44».
Tonon, più volte dentro la casa del Gf Vip ha raccontato di un cambiamento dopo questo intervento. Lei che ha avuto modo di conoscerlo nel “prima”, ha notato – grazie all’intervento – anche un suo cambiamento caratteriale nell’approcciarsi con gli altri?
«Sicuramente posso affermare che Raffaello dopo l’operazione ha grande sicurezza in se, riuscendo a mostrare il proprio corpo con maggiore disinvoltura, cambiamento che notiamo verificarsi in tutti i soggetti che decidono di sottoporsi ad un intervento che apporti delle migliorie al corpo, soprattutto in quelle zone che creano nel paziente un particolare disagio».