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Alice, l’architetta-gallerista che insegna ai bambini il “metodo Bortolato”

Di Tiziana Tavella |

Enna – Alice Albanese, architetto e gallerista ennese, ha trasformato la sua passione per l’arte contemporanea in un lavoro innovativo. Partendo da laboratori per bambini sino a 12 anni in cui i piccoli sono, apparentemente impegnati a pasticciare con i pennelli e a costruire sulle storie sempre nuove da lei raccontate, ha creato un vero e proprio metodo didattico chiamato «Leggo l’arte contemporanea» esportato nelle scuole. Il metodo rafforza il processo analogico proprio del «metodo Bortolato» giocando con la forma/segno e adesso è pronto per uscire da Enna e diventare, in forma sperimentale, esperienza didattica condivisa con altre scuole siciliane.

«Da qualche anno lavoro con bambini da 0 a 12 anni progettando per loro laboratori di introduzione alla storia dell’arte contemporanea. L’arte contemporanea – spiega – più di qualsiasi altra forma d’arte, dialoga principalmente col nostro lato emotivo e offre nell’associazione tra immagine ed emozione, numerosi spunti didattici. I miei laboratori hanno l’obiettivo di far comprendere al bambino la differenza tra astrazione e astrattismo che sono alla base di tutta l’esperienza artistica dal Novecento ad oggi».

Un percorso quello di Alice nato per amore dell’arte e dei bambini (l’architetto ennese oltre che essere diventata la compagna di giochi ideale per ogni bambino è anche la tenerissima mamma della piccola Ludovica), e che ha già avuto l’incoraggiamento del Maestro Camillo Bortolato. Proprio lui ha suggerito ad Alice Albanese ed al team con cui giornalmente lavora composto da Giuseppina Russo, Stefania Battiato e Stefania Vecchio, di trasformare i suoi laboratori in vero e proprio metodo didattico. «Presto – racconta ancora Albanese – usciremo con una pubblicazione pensata per gli insegnanti ed abbiamo già formato una corposa e crescente rete di insegnanti che intendono aderire. In questa fase siamo in piena sperimentazione e siamo aperti a nuove collaborazioni. Per aderire al metodo o fare proposte, basta inviare una email a leggoartecontemporanea@gmail.com».

Lavorare sul segno, slegandolo dal significato, spiega ancora l’architetto e gallerista ennese che si è riscoperta pedagogista «aiuta il bambino a conservare, sviluppare e potenziare la sua innata capacità di leggere (emotivamente) i segni, i disegni e in generale le opere d’arte, a prescindere dal loro riferimento con la realtà fisica». Al progetto didattico «Leggo l’arte contemporanea» già da settembre aderiranno, in via sperimentale, molte scuole siciliane e verrà presentato ufficialmente allo Spazio per Enna (Galleria civica) a breve, in una mostra, curata dalla stessa Albanese, dove saranno esposti oltre 100 lavori realizzati nel corso dell’anno dai bambini che hanno partecipato ai laboratori.

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